Pagina:Serao - Cristina, Roma, Voghera, 1908.djvu/37


cristina 35


cie, suonava la banda municipale e le ragazze di Santa Maria sedevano, in fila, coi loro vestitini bianchi di taglio provinciale, agitando i ventaglini rossi che il fratello o lo zio avevano loro portato in dono da Napoli, occhieggiando col giovanotto amato, mentre le mamme, pure in fila, dietro, si lagnavano dell’umidità, Irene disse a Cristina:

— Totonno mio è con Peppino Fiorillo.

Cristina sogguardò da quella parte. Peppino, appoggiato a un’acacia, col cappello in mano, si passava l’altra nei capelli ricciuti, con un gesto stanco e triste di persona infelice.