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sacrilegio | 127 |
navano le ore all’orologio, trascorreva la notte e lui narrava sempre e lei ascoltava sempre. Quando finì, l’alba bigia spuntava: lui si levò e prese il cappello, senza aggiungere altro: lei si levò senza parlargli. Guardandosi in faccia, si videro lividi in quella scialba luce. Così, tacitamente, si lasciarono.
Il giorno seguente, quando lui giunse, Teresa trovò la parola:
— E voi? — gli chiese.
— Io? io ho finito. Ho chiuso. Sono morto.
— O felice, felice! — gridò lei. — Io sono viva ancora, io non posso morire.
E trasalendo, impalliden-