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all’erta, sentinella! 73

amore, orgoglioso di essere condotto per mano, così vestito, come se fosse un piccolo uomo. La madre le cui mani tremavano, mentre lo vestivano rapidamente, tanto quell’ora solenne la turbava, prima di vederlo uscire, attaccato alla mano del padre, gli aveva dato un bacio in fronte, fra i ricciolini castani, un bacio che pareva un pensiero dato dalla madre alla mente del figlio. Poi, mentre il marito e il figlio discendevano dalla scala nella piazza, ella schiuse le persiane del balcone e vi si nascose dietro, per vedere lo spettacolo non vista. Ebbe come una scossa, quasi traendosi indietro, per un senso di sgomento.

La vasta piazza, la maggiore di Nisida, era piena, e la gente traboccava sino sugli spalti verso i Bagnoli. Nel mezzo, il quadrato dei soldati si era ristretto sempre più e formava una striscia azzurro—scuriccia, dai cappotti dei soldati; poi, attorno attorno vi era la gran popolazione dei galeotti, la gran folla dai vestiti di grossa tela, in tutte le gradazioni del rosso mattone, più forte, più cupo, più sbiadito; e ancora, tutti gli impiegati dell’isola, tutti i fornitori della galera, tutti quelli che vivevano nel bagno penale e pel bagno penale, e in un cantuccio, cercando d’isolarsi da quella folla bizzarra, un gruppo di donne, le mogli degli ufficiali, dei fornitori. E mentre dalla piazza si elevava l’indistinto brusìo delle grandi folle riunite, si indovinava, si sentiva che il resto dell’isola, tutto quanto,