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318 | o giovannino o la morte |
cui prestate con interesse del centoventi per cento; portate i vestiti che vi vendono le cameriere ladre delle principesse e i gioielli che sono impegnati alla vostra agenzia; e quando la gente vi vede passare, bestemmia sottovoce il vostro cuore duro. Non parlate di mia madre, donna Gabriella. Quella sta in paradiso: e il Padre Eterno ha fatto casa del diavolo proprio per voi.
— Per questo non ti vuoi mettere il vestito? — domandò donna Gabriella, soffocata dalla collera, mentre fuori il sagrestano della chiesa dei SS. Apostoli suonava per la terza volta il campanello e Carminella, esterrefatta, continuava a farsi il segno della croce.
— Non lo debbo dire a voi — ribattè ostinatamente Chiarina.
— Ma io lo capisco — strillò la grassa impegnatrice, — perchè non vuoi metterti il vestito. Te lo avrà proibito l’innamorato.
— Be’, e che volete? — chiese audacemente Chiarina.
— Quella faccia gialla, quella faccia verde, quel tisico in terzo grado, che dà gli ordini, che fa il geloso!
— Già, già: e che volete? — replicò ancora Chiarina, il cui tremore d’emozione cresceva.
— Che ti metti subito il vestito nuovo.
— No.
— Chiarina, non mi far fare la pazza.