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trenta per cento 287


— Ah! — fece egli, torcendosi nervosamente il mustacchio.

Ma se ne andò, col passo un po’ incerto, e un po’ di pallore sulle guancie.

Lassù, quando ella aveva bussato, come se Paolo Collemagno avesse aspettato, venne ad aprire egli stesso. Quando fu entrata nella penombra dell’anticamera, un soffio le usci dalle labbra:

— Eccomi.

Egli s’inginocchiò e piangente le baciò l’orlo della veste, piamente, santamente.

V.

Al giorno 10 di febbraio il numero delle banche era salito a centodieci, diffuse per tutte le strade di Napoli; e se le prime venti, a imitazione della banca Ruffo-Scilla e della banca Costa, avevano serbato molta decenza negli appartamenti e nel personale, affettando un certo lusso che voleva parere grandioso, consecutivamente, tutte le altre che erano sorte, erano sdrucciolate nella meschinità, nelle strade equivoche, nei portoni oscuri, dove gente di brutto aspetto, mal vestita compiva goffamente le poche e semplici operazioni