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270 | trenta per cento |
— Egli dovrebbe fuggire? — chiese lei, meditando.
— Sì il codice dei malfattori prescrive anzitutto di non lasciarsi mettere in prigione. Dopo... tutto può accomodarsi.
— L’onore è perduto, per sempre, — disse lei, freddamente.
— Quello sì, — rispose lui.
— E che posso fare, io? — domandò ella.
— Convincere vostro marito del pericolo, persuaderlo a distruggere le prove, persuaderlo a fuggire. Avrà denaro... andrà via...
— E io? — chiese lei.
— Voi siete forte e buona, — rispose lui, teneramente, — subirete il contraccolpo, in nome dell’uomo che amate.
— Io non lo amo, — disse ella, chiaramente.
Egli la guardò: e sul pallore del suo volto consumato dalla passione una fiamma salì. Ma anche la passione aveva purificato il suo nobile cuore: e non disse altro che questo:
— Non importa dovete salvarlo.
— Tenterò, — disse lei, chinando il capo.
— Tentatelo subito, — fece lui. — Intendete il pensiero che mi muove? Capite che insistendo per la sua salvezza, cerco salvare voi, il nome vostro, il vostro avvenire?
— Io non ho più avvenire, Paolo, — diss’ella, tristamente, con la sua bella voce infranta.