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trenta per cento | 247 |
fede o in mala fede, la complicità col banchiere, purchè entrassero come parte principale: il seduttore, in un tale bizzarro dramma. E pensando che suo marito portava, come quei giovanotti, la perla nera alla cravatta e i brillanti alle dita, pensando ai brillanti di cui aveva coperta, come tutti dicevano, Lidia Gioia, pensando ai brillanti che le aveva offerti, a lei, producendo una ferita mortale alla sua delicatezza, pensando alla loquela nervosa, quasi da uomo inebbriato, di suo marito, ella abbassava gli occhi sotto l’ampia falda del suo cappello, poichè il rossore le saliva alle guancie.
Ma che importava tutto questo? tanto denaro circolava, per Napoli, tanta gente scialava, come dice il pittoresco verbo, il magnifico verbo napoletano! Metà dei napoletani vendeva; l’altra metà comperava, e a volta a volta, si scambiavano le parti. Il cristallaro ambulante, vicino alla Madonna delle Grazie, faceva furore, con certi bicchieri e certe bottiglie di un cristallo azzurrino, mentre da Barberio, da Miccio, i grossi negozianti di lanerie, di seterie, non si poteva entrare; la piccola bancarella di tipografia dove si stampavano cento biglietti da visita, per due lire, era circondata da intiere famiglie che volevano il loro biglietto da visita: vi era gente finanche presso i grandi gioiellieri, dove la solitudine è sempre così profonda! E su tutte le parole, su tutte le voci, su tutti i cantoni di strada, Chianche della Carità e Corsea, vico