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trenta per cento | 225 |
— Ci vorranno due o tre ore, certo — disse la cameriera versando il caffè. — Ho da fare due cose molto importanti E si vedea, al modo come guardava la signora, che volea dirlo tutto. Costei, mentre si alzava per andarsene di nuovo nel suo salotto, con lo strascico della sua vestaglia che le frusciava dietro come una tonaca monacale le disse di parlare, con lo sguardo, Tutto quello che la poteva sottrarre alle sue preoccupazioni che poteva immergerla sempre più in un completo stato di oblioso stordimento, l’attraeva.
— Vostra Eccellenza sa che io debbo maritarmi fra tre o quattro mesi, e che per le mie economie o per tanti bei regali che la mia signora mi ha fatti, io ho potuto mettere insieme della biancheria dell’oro e anche un po’ di rame, per la cucina, Anche Totonno, il mio fidanzato, ha fatto delle spese. Ora siamo restati senza nulla, proprio senza nulla per le speso del matrimonio.
— Vi darò qualche cosetta, per quel giorno, — disse la padrona, leggendo distrattamente la copertina di un romanzo francese.
— Vostra Eccellenza è così buona — fece la cameriera, commossa. — Ma ci vuole una somma, dobbiamo pagare tre mesi di affitto di casa e tutte le spese. Così, abbiamo combinato, ieri con Totonno di portare tutto al Monte di Pietà, biancheria, oro, rame, tutto quello che si può impe-