Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
224 | trenta per cento |
fale. — Sono tanti giorni che, quando m’incontra per le scale, mi parla di queste banche, mi dice di metterci il mio denaro e quello dei miei amici.
— Sta bene, — ribattè la signora Eleonora, crollando le spalle, come se si scaricasse di un peso, aspettate lui.
— Voi mi tenete il segreto? — chiese la beghina, rimettendo i denari nel portafogliaccio. — Non vorrei che si sapesse, di queste piccole economie nel palazzo! Ci sono tanti malintenzionati e in questi tre o quattro giorni un furto è presto fatto. Siamo donne sole. Mi raccomando assai.
— Non veggo nessuno, non dirò nulla a nessuno.
— La Madonna v’illumini, — fece la beghina, alzandosi per andarsene.
— La Madonna vi accompagni, — rispose piamente la signora Eleonora.
Rimasta sola, ella si sentì come profondamente stordita. Di nuovo, la cameriera le venne a chiedere se volea far colazione: era tardi, la ragazza parea ella stessa di avere una certa premura. E straccamente la bionda signora andò nella solitaria stanza da pranzo, a mangiar sola, in fretta, e servita in fretta dalla cameriera.
— La signora mi dà libertà, per dopo colazione? — chiese, a un certo punto.
— Sì, ma tornate presto. Sono sola.