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all’erta, sentinella! 105

con uno sforzo, levando un po’ il capo sul cuscino, si accorse che madre era sempre là, riposante. Egli guardò la madre, coi suoi bei occhioni larghi, allargati dalla febbre, poi ricadde con la testa sul guanciale, come estenuato dallo sforzo. La lampada illuminava in pieno il piccolo volto consumato da cui usciva con pena il respiro. Egli non chiamò, non disse parola: solo levò una manina e lievemente l’appoggiò sulla guancia della madre. Ella forse, ne sentì il tocco, e senza schiudere gli occhi, disse:

— Figlio mio...

Ancora egli fece un cenno col capo a questa materna parola e chiuse gli occhi. La manina rimase sulla guancia della madre come per carezza e come per riposo.

· · · · · · · · · · · · · · · · · ·

Egli era lassù.



VI.


Fu bussato lievemente alla porta. Il capitano Gigli che sedeva presso il tavolino, solo, col volto fra le mani, levò la faccia lagrimoso e disse:

— Avanti.