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dirlo”, probabilmente non a Londra perché “per queste società la contabilità veniva fatta altrove, veniva fornita a noi solo per le firme, se necessario”.

L’esame della testimone terminava con l’affermazione che Del Bue non era il beneficiario economico di Century One e di Universal One ma “un intermediario”, e che la documentazione bancaria delle due società veniva probabilmente trasmessa non a CMM (che sui conti non poteva operare) ma ad Arner Fiduciaria.


Dunque dalla deposizione di Tanya Maynard emerge nettamente che essa non aveva un ruolo concretamente dirigenziale, non aveva autonome facoltà decisionali. La circostanza si desume con chiarezza anche dal complesso delle dichiarazioni di Pierre Amman, riportate nel precedente capitolo.

È dunque assolutamente falsa l’attribuzione a Tanya Maynard, operata da Mills nel corso delle deposizioni del 12 e 19 gennaio 1998, della responsabilità nella creazione delle strutture Century One e Universal One, strutture invece da lui stesso ideate e rispetto alle quali Maynard aveva compiti meramente esecutivi.


Esaminando ora in particolare la posizione di Paolo Del Bue, si deve ricordare che – come accennato da Maynard – le due strutture di trust non divennero mai operative, ma le due società vennero comunque create. Si è già visto che vennero per esse aperti nel giugno 1991 conti correnti presso la Banca Svizzera Italiana, sui quali poteva operare appunto Paolo Del Bue, dai quali vennero effettuati prelevamenti in contanti per un ammontare equivalente a oltre 100 miliardi di lire (più di 50 milioni di euro) negli anni 1991-1994.


Poiché non vi è dubbio alcuno, dalla documentazione acquisita, che le due società facessero riferimento diretto a Silvio Berlusconi e ai suoi figli Marina e Piersilvio, l’attribuzione del potere di firma sui conti a Del Bue è assolutamente indicativa del suo strettissimo rapporto di fiducia con costoro.

Tale rapporto emerge evidente anche dal fatto che, dopo la perquisizione presso Edsaco del 16 aprile 1996, fu proprio Paolo Del Bue a recarsi a Londra a prelevare tutta la documentazione delle due società: il fatto risulta dalla menzionata lettera della fiduciaria Arner, a firma Del Bue appunto, datata 19 aprile 1996, in cui si legge che Arner non aveva più necessità dei servizi di CMM, e si preannunciava l’arrivo di Del Bue, al quale avrebbero dovuto esser consegnati tutti i documenti esistenti e relativi a Principal Network, Century One e Universal One.

Tanya Maynard, nella sua deposizione, ha pienamente confermato tali circostanze.