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stavano cessando l’attività. Drennan aveva passato in rassegna ciascun documento – che Mills poi gli avrebbe mandato – per decidere come procedere.

In relazione alle attività che svolgeva per Berlusconi, Mills aveva detto di aver messo a punto assieme a persone che lavoravano per Berlusconi, all'interno del Gruppo Fininvest, una struttura di società offshore, sia per proteggere i profitti dal fisco italiano sia per proteggere la proprietà di Berlusconi o del gruppo Berlusconi di più stazioni televisive (pratica illegale in Italia) per un certo periodo di tempo sino alla loro vendita, in relazione alla quale aveva menzionato il gruppo Kirch. Le società offshore del Gruppo Fininvest erano state costituite a vantaggio appunto di Berlusconi e del suo Gruppo. Mills gli aveva fatto intendere che lavorava per il Gruppo Fininvest in generale, e aveva detto che trattava con alti dirigenti (“alcune figure senior”), senza farne i nomi.

Gli aveva detto anche che aveva visto Berlusconi e sua figlia una volta (senza entrare nei particolari: aveva detto soltanto che li aveva incontrati l’autunno precedente) e che non aveva stretti rapporti con loro: “non aveva con Berlusconi un rapporto quotidiano”. Alla fine del verbale di quell’incontro si legge che Mills avrebbe organizzato una “riunione con i clienti la prossima volta che saranno a Londra”: la prassi dello studio infatti era di incontrare il cliente, non solo il consulente professionale, e nel caso concreto Drennan avrebbe dovuto incontrare le persone con cui avrebbe avuto a che fare ogni giorno nell’espletamento del servizio di consulenza aziendale, non Berlusconi: ma “questo non avvenne mai”.

Tutta la documentazione che Drennan aveva visto era stata poi mandata a Rawlinson & Hunter: Mills gli aveva detto che i documenti che gli dava in visione erano stati restituiti dallo SFO a CMM o a Edsaco, e siccome non servivano più erano stati consegnati a Whiters, dove appunto si trovavano.

Egli aveva ricevuto dunque i documenti relativi a tre elenchi di società: Fininvest A, D (così nella trascrizione) e le società di David Mills: “Non ricordo che ci fosse un organigramma del gruppo Fininvest e di altri gruppi di Berlusconi ed era… e se queste società – per quanto possa ricordare – erano società che corrispondevano a quell’organigramma… non ricordo. Se rivedessi il documento forse riuscirei a distinguere… Ma come ho detto precedentemente nella mia testimonianza, mi venne riferito in maniera molto chiara che quella struttura non era stata creata a beneficio di Mills come sua impresa commerciale. Lui era l’intestatario e vi era una sorta di flusso destinato all’acquisto e alla vendita di programmi televisivi per mascherare la proprietà”.

Il beneficiario era il gruppo Berlusconi, e non erano state menzionate singole persone: “ma, procedendo per supposizioni, se Berlusconi possiede il Gruppo Berlusconi… non è necessario che venga detto che, alla fine, la proprietà beneficiaria sarà il signor Berlusconi. Questo è ciò che intuii da quanto mi riferì il signor Mills. Non lo so. Non è un fatto”.