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Regno Unito presso il suo ufficio, ma che il dipartimento di segreteria non era sufficientemente sviluppato. Disse che sentiva anche che fosse nell'interesse del cliente (e fra le righe mi è parso di capire anche negli interessi dei suoi nuovi soci presso Withers) che venisse coinvolto qualcuno di indipendente…”


Robert Drennan, commercialista iscritto all’Albo dei Chartered Accountants del Regno Unito e del Galles, ha deposto in rogatoria a Londra il 26 settembre 2007, “a porte chiuse” (secondo la modalità di cui si è già scritto) per la maggior parte del suo esame.

Lo studio di cui egli fa parte, Rawlinson & Hunter, è uno studio di commercialisti del Regno Unito, e fornisce una serie completa di servizi aziendali, anche all’estero: Isole Bermuda, Isole Vergini Britanniche, Isole Cayman, Guernsey, Jersey, Ginevra, Nuova Zelanda e Sidney. Lavora per aziende e clienti privati molto facoltosi, per società pubbliche, svolge servizi di strutturazione fiscale, audit e finanza aziendale. All’interno dello studio Drennan è il responsabile dell’area finanza aziendale, si occupa di assistenza in materia di contenziosi e questioni forensi. Fornisce ai clienti servizi di audit e di consulenza coadiuvandosi con degli esperti tributari, come il socio Barker.

Drennan aveva conosciuto personalmente Mills all’inizio del 1993 quando uno dei suoi soci, Jeremy Scott, gli aveva chiesto di occuparsi di un’indagine relativa ad un cliente nel Regno Unito: Mills in quella occasione gli aveva fornito una consulenza in materia di questioni fiscali italiane, che esulavano dalle sue personali competenze professionali.

Nel 1996 una sera gli aveva telefonato Margaret Robinson, sua socia, chiedendogli se svolgeva servizi di amministrazione aziendale; gli aveva detto che c’erano state perquisizioni a sorpresa ad opera dello SFO (Serious Fraud Office) in diversi edifici delle società Fininvest, di cui aveva spiegato brevemente il background, e gli aveva chiesto se potevano analizzare “in maniera indipendente” per conto di queste società i documenti che erano stati “portati via” e poi restituiti. Avuto il consenso del suo socio David Granger, egli aveva risposto positivamente.

Aveva incontrato dunque Mills, e aveva preso appunti durante la riunione, come da annotazione sopra riportata (“MINUTES OF MEETING” del 1 .ottobre 1996). Nella deposizione Drennan illustrava gli appunti che aveva preso.

La riunione si era svolta negli uffici di Mills, dove c’era una pila di scatoloni: Mills aveva spiegato il suo rapporto con il gruppo Berlusconi e la Fininvest, il suo ruolo, l’inchiesta svolta dallo SFO su impulso delle Autorità italiane (senza dirgli nulla in relazione al proprio eventuale coinvolgimento personale), aveva raccontato dei singoli clienti con cui intratteneva rapporti e della situazione delle società: di alcune si sarebbero dovuti occupare, altre furono ignorate; la maggior parte comunque