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Le società del Gruppo Fininvest erano divise in due gruppi: “le società A erano società conosciute al pubblico e le B erano società che erano sconosciute al pubblico o non ancora conosciute oppure inattive”, ma “questa suddivisione non era proprio una scienza esatta”.

Non ebbe la possibilità di verificare il contenuto patrimoniale delle società del Gruppo B: “CMM era una società che oggi chiameremmo una trust company e aveva il compito di gestire delle strutture di società, non si occupava del patrimonio di queste società; si occupava di effettuare board resolutions, di procurare direttori, ma la gestione economica attiva non era compito della CMM. Nei dossier ho visto pochissimi casi in cui c’erano tracce di conti, in un paio di casi c’era una spiegazione, per esempio c’era una società che deteneva un immobile o una nave, ma non mi ricordo più se erano società della Fininvest o altre società”.

In conclusione il giudizio finale della sua due diligence era stato positivo.

Su domanda del P.M. Amman forniva ulteriori precisazioni.

La decisione di effettuare la due diligence era stata presa dal direttivo di UBS, o almeno il direttivo di UBS aveva dato il suo nullaosta. Amman ricordava che aveva ricevuto le indicazioni da Stephan Haringer, che era nel consiglio di amministrazione di Cantrade ed era al contempo direttore generale di UBS.

Uno dei suoi compiti era quello di accertare se la CMM avesse dei clienti politicamente esposti, “politically exposed”: “le banche svizzere hanno sempre avuto interesse a conoscere i loro clienti politicamente esposti … da alcuni anni la legge prevede un processo di autorizzazione speciale per i clienti politicamente esposti”; Amman però non ricordava se all’epoca la legge fosse già in vigore. Aveva saputo che CMM aveva un cliente politicamente esposto, Silvio Berlusconi, da Geiger oppure da Werner Luthi, che faceva parte della direzione di Cantrade ed in questa funzione era anche un organo di Edsaco.

In relazione alla comunicazione “riservatissima” del 15 giugno 1994 già esaminata, il teste confermava di averla redatta lui stesso per il dottor Geiger, e di avervi allegato quattro elenchi (“Beilagen A, B, C, D”).

Quanto al foglio “Ulteriori informazioni” (anch’esso sopra descritto), Amman dichiarava di aver ricevuto le informazioni ivi riportate da Tanya Maynard oppure da Mills, e di aver parlato con Mills dei “beneficial owners” di queste società: “era uno dei miei compiti principali”.

In alcuni casi né Maynard né Mills erano a conoscenza di tutte le informazioni, anche se egli aveva l’impressione che “Mills avesse altre informazioni legate a queste società,… che risultavano dalla sua funzione di consulente legale”. Per alcune società egli aveva posto delle “domande di prova”, perché voleva verificare “se a delle domande concrete la signora Maynard o il signor Mills potessero accedere direttamente all’informazione, nel caso concreto attraverso l’amministrazione