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Su queste basi, qui molto sommariamente descritte, veniva affermata la responsabilità dei vertici di Fininvest spa, vale a dire di Silvio Berlusconi, Livio Gironi, Giancarlo Foscale e Giorgio Vanoni.


In grado di appello, il 26 ottobre 1999, anche il reato di illecito finanziamento ai partiti in relazione alla ricezione della somma di 10 miliardi di lire dal conto All Iberian, di cui ai capi A), S) e T) veniva dichiarato prescritto, con sentenza irrevocabile dal 30 gennaio 2000 per il solo Giallombardo. La Corte, sulla base della mole di elementi probatori documentali ed orali raccolti dal Tribunale, riteneva che dagli atti non risultasse evidente l’innocenza degli imputati, e che, in presenza di una causa di estinzione del reato, non si potesse pronunciare sentenza assolutoria nel merito.

La Corte di Cassazione confermava questa pronuncia, rigettando con sentenza del 22 novembre 2000 i ricorsi di Foscale, Berlusconi e Vanoni: la stessa pertanto diveniva irrevocabile.