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Quanto alla Turnstone, Mills non aveva un ricordo preciso e si limitava a dichiarare che essa faceva parte del Gruppo All Iberian e che “è una società del Gruppo B, quindi una società che come tutte le società di Gruppo B, agiva secondo le istruzioni di dirigenti della Fininvest” (pagg.142-143).

Quanto alla Principal Network, Mills ripeteva quanto in precedenza detto in ordine al fatto che si trattava di una società del Gruppo B, che era stata acquistata dalla Laynden (pag.147).

La Anter era una società offshore del Gruppo B (pag.147).

La Cantrade era una società “fatta ad hoc” per avere “un ruolo nell’operazione che abbiamo fatto in giugno di ’91 con le tre grandi banche svizzere”: si trattava di una “sale lease back”, che consiste nel vendere un’azienda per ottenere denaro e subito dopo prenderla in affitto. “Quell’operazione dei diritti era così. Era un modo di realizzare subito il valore di capitale dei diritti e poi pagare un affitto mentre erano venduti man mano al cliente… tutta una cosa completamente ufficiale, fatta con tre grandi banche svizzere che hanno detto [rectius: dato] 90 milioni di dollari”. La Cantrade “forse era nella lista B, ma se lo era, era per sbaglio, perché non c’era ragione per mantenere qualsiasi riservatezza su quella società: aveva un ruolo aperto a tutto il mondo… era il veicolo che comperava le azioni, i diritti con l’assistenza delle banche e poi li affittava”. Anche le azioni di questa società, probabilmente, erano state date a Vanoni (pagg.148-150).

La Natoma “faceva parte dell’operazione di Natale ’91” e di essa Mills era forse procuratore (pag.150).

Ancora, il P.M. chiedeva a Mills di spiegare come mai alcune società del Gruppo B non avessero fatto parte della All Iberian, ma Mills rispondeva di non poter dare spiegazioni, “per due ragioni. Prima, molte di queste società sono state create senza che io sapessi niente della loro creazione, costituzione, perché il dottor Vanoni, o chi per Fininvest trattava direttamente con Tanya Maynard; e la seconda ragione e la più importante: per tutte quelle società, dopo il ’94, la C.M.M. è stata venduta a quest’altra organizzazione” [ossia Edsaco] “e loro erano in un altro palazzo a due miglia dal mio ufficio. E quindi non seguivo affatto queste società. Tanto è vero che quando il sequestro è avvenuto a Londra, c’erano nella lista di società una serie di società di cui il nome non avevo mai sentito dire … Quando avevo venduto, cioè lo studio aveva venduto la C.M.M. alla Edsaco, io sono rimasto un amministratore della C.M.M. per garantire una continuità ai clienti, e anche per un anno dopo diventavo amministratore dell’Edsaco stessa. Ma era una carica piuttosto vuota, non ho fatto… ho fatto pochissimo, una cosa formale” (pagg.145-146). Da ultimo, richiesto di riferire dove avesse ancora i conti bancari All Iberian, Mills dapprima rispondeva che “non ha conti”; sollecitato dal P.M. (“Non ha un conto presso la CIM di Ginevra?”), egli rettificava: “Ah sì, c’è un piccolo, sì, sì, c’è un piccolo conto lì, dove che io uso per pagare i costi inerenti alla società, agli amministratori e anche ci sono un po’ delle società del