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azioni registrate sia a sua volta fiduciario del vero proprietario, attraverso una “declaration of trust” (pag.84).
Per quanto riguardava le società del Gruppo B, era CMM a detenere le azioni al portatore e, attraverso le dichiarazioni di trust, le azioni registrate (pag.85).
Tra le società offshore di Fininvest, nel 1989 CMM aveva costituito a Jersey, nelle Isole del Canale, All Iberian; la società aveva azioni registrate, con una dichiarazione di trust a favore di Giancarlo Foscale, ed era stata Candia Camaggi a chiedere di costituirla lì, come società consolidata nel Gruppo Fininvest, inizialmente perché fosse utilizzata per commercializzare diritti di film; “e siccome in Jersey è necessario indicare chi è il cosiddetto benefit owner, il vero proprietario beneficiario, e non accettano nomi di società, dovevamo dare una persona fisica, e la dottoressa Camaggi ci ha autorizzato a spendere il nome di Giancarlo Foscale alle autorità di Jersey come simbolo della Fininvest, come una persona fisica con una ovvia e forte connessione con la società”; richiesto di indicare quale carica avesse Foscale in Fininvest, Mills dichiarava, però, di non ricordarlo, limitandosi a ribadire “che aveva una carica importante nella Fininvest” (pagg.87-88; anche all’udienza del 19 gennaio 1998, a pagina 113, Mills ripeteva di sapere che Foscale “era parente del dott. Berlusconi e aveva una carica importante nella società”).
Gli amministratori di All Iberian avevano nominato due procuratori, tali Ferrecchi e Cattaneo di Lugano, che erano i soli ad avere accesso ai conti bancari (pag.95).
All Iberian fungeva da tesoriere delle società del Gruppo B, essendo la sola a disporre di conti in banca; essa veniva finanziata, in particolare, da una società del consolidato del Gruppo Fininvest, Principal Finance, che era “il punto di uscita di tutti i soldi che arrivavano alle società di Gruppo B” (pag.86).
All Iberian era stata utilizzata per sorreggere finanziariamente l’operazione Telepiù: quando era stata introdotta in Italia la legge Mammì, il Gruppo Fininvest rischiava di perdere tre reti televisive. Per evitare questo pericolo, i legali di Fininvest, Vanoni e Messina, avevano pensato di attribuire alla società All Iberian, quotata in borsa, la proprietà delle azioni delle società televisive: “la legge diceva che se una società italiana era titolare di azioni in una società televisiva, il garante poteva guardare dietro la società a chi erano gli azionisti, persone fisiche. Quando si trattava di una società quotata in borsa, non era possibile, cioè il garante doveva accettare che una società quotata in borsa era legittima come azionista di una società televisiva italiana” (pagg.97-98). A tal fine si era creata una società, Horizon, avente il compito di ricevere denaro da All Iberian e di depositarlo alla Banca internazionale del Lussemburgo; Mills era “beneficial owner” di tale società e aveva la firma sul conto corrente che essa aveva aperto presso la Barclay’s Bank (pagg.98-99 e 150). La Banca internazionale del Lussemburgo aveva appoggiato l’operazione, perché con