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2.2.2

I fondi provenienti da Mees Pierson (Bahamas) Ltd

2.2.2.1

I fondi inizialmente investiti presso Morgan Stanley:

Perth Trust e Cave Trust

Si tratta delle somme di USD 6.450.000 e 1.500.000:

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provenienti dal c/c 661.0.790.133.41 di Mees Pierson (Bahamas) Ltd;

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trasferite il 22 luglio 1997 a Marrache & Co., rispettivamente con il riferimento “Perth” e con il riferimento “Cave”.

La somma di USD 6.450.000 (esattamente, USD 6.449.987,44) era stata trasferita il 22 agosto 1997 a Morgan Stanley & Co. International Ltd di Londra, con il riferimento “The Perth Trust”, sul conto n.45-78676 (e successivi sottoconti 42-78676, 44-78676 e 62-78758); su tali conti lo stesso Mills aveva delegato Benjamin Marrache a trattare con Morgan Stanley (all.23, 24, 26, 28, 29 e 33 alla consulenza del P.M.).

La somma di USD 1.500.000 (esattamente, USD 1.418.633,00) era stata trasferita il 22 agosto 1997 a Morgan Stanley & Co. International Ltd di Londra, con il riferimento “The Cave Trust”, sul conto n.45-78677 (e successivi sottoconti 42-78677, 44-78677 e 62-78776); su tali conti lo stesso Mills aveva delegato Benjamin Marrache a trattare con Morgan Stanley (all.23, 25, 27, 28, 30 e 34 alla consulenza del P.M.).

Come risulta dai “Portfolio Statements” acquisiti presso Morgan Stanley (all.31 alla consulenza del P.M., relativamente al Perth Trust; all.32 alla consulenza del P.M., relativamente al Cave Trust); i conti così costituiti erano stati gestiti da Benjamin Marrache presso Morgan Stanley, con varie modalità di investimento, fino al mese di giugno 1998. Indi:

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il 5 giugno 1998 Benjamin Marrache aveva disposto che la somma di 500.000 dollari, di pertinenza del Perth Trust, venisse trattenuta da Morgan Stanley e che la differenza venisse accreditata sul conto corrente n.140/01/04258630, intestato a Marrache & Co. presso National Westminster Bank di Gibilterra; l’accredito, pari a USD 6.765.000, avveniva l’1 luglio 1998 (all.35 e 37 alla consulenza del P.M.);

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il 5 giugno 1998 Benjamin Marrache aveva disposto che la somma di 500.000 dollari, di pertinenza del Cave Trust, venisse trattenuta da Morgan Stanley e che la differenza venisse accreditata sul conto corrente n.140/01/04258630, intestato a Marrache & Co. presso National Westminster Bank di Gibilterra; l’accredito, pari a USD 1.135.000, avveniva l’1 luglio 1998 (all.36 e 37 alla consulenza del P.M.).

Pertanto, l’1 luglio 1998, veniva rimborsato a Marrache & Co. l’importo complessivo di USD 7.900.000 (di cui USD 6.765.000 da Perth Trust e USD 1.135.000 da Cave Trust) 1.

Detta somma veniva parzialmente reinvestita presso Morgan Stanley, per un importo di circa USD 5.200.000, in data 7 agosto 1998, per conto di Nelson Associates Ltd e Nelson Consultants Ltd, tramite un mandato fiduciario affidato a Banco Atlantico (Gibraltar) Ltd.

Nei paragrafi da 2.2.2.2 a 2.2.2.5 la consulenza del P.M. descrive analiticamente questi flussi finanziari, attraverso l’esame dei conti bancari di Marrache & Co. e degli estratti conto relativi alle posizioni aperte presso Morgan Stanley, intestate a Perth Trust, Cave Trust e Banco Atlantico (Gibraltar) Ltd.

1 Negli stessi termini si vedano anche la seconda consulenza della difesa Berlusconi, alle pagine 6-8, e la deposizione dibattimentale della stessa consulente, all’udienza del 18 luglio 2008, pagg.34-53.

Nell’elaborato della consulente, in particolare, si conferma che “analizzando gli investimenti di tale rimessa di USD 7.900.000 operati da Morgan Stanley tra il 22 agosto 1997 ed il 1 luglio 1998, si può agevolmente constatare come questi abbiano complessivamente fruttato circa 1 milione di dollari”.

Ed infatti:

- la somma trasferita il 22 agosto 1997 da Marrache a Morgan Stanley era pari a USD 6.450.000 + USD 1.500.000 = USD 7.950.000;

- la somma rimasta presso Morgan Stanley alla data del 5 giugno 1998 era pari a USD 500.000 + USD 500.000 = USD 1.000.000;

- la somma restituita da Morgan Stanley a Marrache alla data del 1° luglio 1998 era pari a USD 6.765.000 + USD 1.135.000 = USD 7.900.000.

5) CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE

5.1) Considerazioni finali sulle consulenze

Va necessariamente dato atto dell’eccezionale rilevanza dell’opera svolta da tutti i consulenti, che in una enorme serie di punti dello sterminato insieme di dati acquisiti ed elaborati sono giunti a conclusioni conformi sull’entità delle somme analizzate, sulla loro provenienza e sui loro beneficiari. L’impegnativo e quanto mai meticoloso lavoro da tutti svolto permette, con assoluta tranquillità, di attribuire alla ricostruzione sin qui effettuata un carattere di completa affidabilità.

Deve essere innanzitutto ripercorso lo sviluppo dei flussi finanziari, dalla loro origine al deposito delle somme sul conto intestato a Mees Pierson Bahamas presso Amro Bank ed ai successivi passaggi ai conti CIM n.700807 (intestato a Mills) e n.600478 (intestato a Struie) ed ai trusts del “circuito Marrache”, con i relativi investimenti.

L’analisi effettuata, in estrema sintesi, va letta nel seguente ordine:

► Descrizione preliminare dei fatti (prima consulenza, capitolo 2.1);

► Acquisto e vendita della nave Ravello da parte della società International Subsea Services; irrilevanza dell’operazione rispetto all’accertamento della provenienza della somma investita nel Torrey Global Offshore Fund (prima consulenza, capitolo 2.4) 1;

1 Si ricorda che la nave Ravello era stata venduta da Diamar s.p.a. a International Subsea Services Ltd nell’ottobre 1996 per USD 715.000 e rivenduta da International Subsea Services Ltd a Mannai Corporation il 19 giugno 1997, per USD 3.753.184,54. Il ricavo era stato versato sul conto corrente n.025712/200.000.840, intestato a International Subsea Services Ltd presso Handelsfinanz – CCF Bank, tra il 9 maggio e l’1 luglio 1997 e per USD 2.450.000 era stato trasferito a Mees Pierson (con il riferimento Hadrian) il 29 settembre 1997. Tra gennaio e aprile 1998 questa somma, divenuta pari a USD 2.709.854,00, era stata trasferita a Technical Marine Support Services, presso Mid-Med Bank di Malta, sempre con la causale “Hadrian Investments”.

All’udienza del 7 luglio 2008, pagg.158, 167-168 e 198, il consulente della difesa Mills ha ribadito che le somme ricavate dalla vendita della nave “entrano ed escono successivamente, senza sovrapporsi ai fondi che vanno a finire poi su CIM Banque... Ravello non c’entra niente, per capirci, con il Torrey Global Offshore Fund”.