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può desumere dall’incipit dell’<internal memo> di Withers datato 27 novembre 1996”, la consulente della difesa Berlusconi, alle pagine 24 e 28, conclude che “solamente un mese più tardi” del 12 luglio 1996, “a tutto concedere, avrebbe iniziato a delinearsi la prima di quelle ragioni di malcontento che avrebbero indotto” l’avvocato Mills, “secondo il tenore della lettera del 2 febbraio 2004” a Bob Drennan, “a richiedere quel <prestito a lungo termine od un regalo> di 600.000 dollari, che – sempre secondo l’avvocato Mills – sarebbe stato ottenuto <alla fine del 1999>”.

Per di più, aggiunge ancora la consulente della difesa Berlusconi a pagina 28, “un tale procedimento ricostruttivo <a ritroso>, essendo ormai giunto al luglio del 1996, attiene ad un periodo di tempo di un anno antecedente persino rispetto alle vicende di Ocean Installer – Mees Pierson”.

“In ultimo”, osserva la consulente della difesa Berlusconi a pagina 29, “vale la pena rilevare che la società di revisione Baker Tilly Limited di Gibilterra, su incarico di Marrache & co., ha provveduto a svolgere un esame contabile dei conti di Marrache & co., giungendo alla conclusione che tale somma non avrebbe nulla a che vedere con i fatti oggetto del procedimento penale e, in particolare, con il patrimonio di Diego Attanasio riconducibile a The Cave Trust, The Perth Trust, The Vast Enterprises Trust, The Nelson Associates Trust e The Nelson Consultants Trust.

A tale riguardo, non è forse inutile ricordare come l’ascrizione al patrimonio di Diego Attanasio della somma di GBP 1.125.000 sia la conseguenza dell’annotazione manoscritta di tale trasferimento <in entrata> e, immediatamente dopo, <in uscita> sul cosiddetto <ledger> del The Cave Trust: in altri termini, si tratta di una annotazione che non è ricavabile da alcun documento bancario ma, semplicemente, da una nota interna manoscritta dello studio Marrache & co. Non sembra quindi azzardato ipotizzare che, alla luce degli accertamenti svolti, si possa semplicemente essere al cospetto di un’errata annotazione contabile, ossia all’iscrizione erronea nel <ledger> del The Cave Trust di un’operazione che nulla ha a che fare nè con il The Cave Trust nè – più in generale – con il patrimonio di Diego Attanasio”.

Ritiene il collegio che – come si dirà nelle conclusioni, traendo le fila dall’enorme serie di dati esaminati dai consulenti – l’osservazione della consulente della difesa Berlusconi, secondo cui la somma di USD 600.000, oggetto dell’imputazione, non abbia a che fare con l’importo di GBP 1.125.000,00 di cui qui si sta parlando, non possa essere condivisa.

L’ingresso della somma di GBP 1.125.000,00 sul conto clienti di Marrache è tutt’altro che avulso dall’indagine che qui si svolge, trattandosi di incremento di un conto su cui, come si è visto,