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Mahon Private Bank e il conto corrente n. 5040330, ma Investec Bank e il conto corrente n.50403301.
Pertanto, la confusione patrimoniale venutasi a creare sul conto corrente n.50403301 tra i proventi del dividendo Horizon e una parte delle somme provenienti dagli investimenti compiuti da Struie, nonchè il conseguente investimento di tutte queste somme nel fondo Eureka (Euro) Fund tra i mesi di gennaio e settembre 1999, costituisce un elemento di capitale rilevanza per comprendere il grave inquinamento che sta a base di tale investimento.
Se è vero che formalmente, come si è visto nel paragrafo 2.5.2.5, una parte delle somme provenienti da Struie ha costituito la provvista per l’acquisto del fondo Eureka (Euro) Fund e che, altrettanto formalmente, il successivo disinvestimento è stato conferito ad Attanasio, l’innesto su tale fondo di una parte delle somme provenienti dal fondo Horizon incide pesantemente sulla complessiva ricostruzione dei flussi intervenuti sul fondo Eureka (Euro) Fund.
E se è vero che formalmente, come si è visto nel paragrafo 2.5.2.9, i fondi destinati all’acquisto del fondo Torrey Global Offshore Fund provengono dal conto Struie, resta il fatto che la confusione patrimoniale volutamente creata tra somme di Struie e somme provenienti dal dividendo Horizon porta a ritenere che, lungi dall’essere il trasparente mezzo di gestione delle somme affidate a Mills da Attanasio, la società Struie ha costituito per Mills lo strumento attraverso i cui investimenti nascondere anche somme che avevano tutt’altra provenienza: la Fininvest, appunto.
A quanto si è detto va, da ultimo, necessariamente aggiunto che le considerazioni sin qui esposte non esauriscono il panorama delle somme provenienti da Fininvest. Ricordando che la provvista iniziale derivante da Horizon e affluita il 28 dicembre 1995 sul conto n.234028, acceso presso Cantrade Bank di Jersey, era stata pari a Lit 10.529.330.109 (come da allegato 118), la consulente del P.M. giustamente rileva che “da quanto sopra esposto risulta che effettivamente un importo di Lit 5,8 miliardi, dedotte le relative imposte, è stato impiegato nel suddetto deposito per tre anni e distribuito nel 1999 tra i soci di Mackenzie Mills. Si osserva tuttavia che in base alla documentazione disponibile non si è potuta identificare la destinazione dell’importo residuo di circa Lit 4,7 miliardi rispetto ai fondi complessivamente inviati nel 1995 a Cantrade Bank Jersey, pari a circa Lit 10,5 miliardi ”.
2.7 Le altre principali operazioni
effettuate tramite il conto n. 700807 intestato a David Mills
2.7.1
Premessa
Il conto n.700807 era stato aperto da David Mills presso CIM Banque di Ginevra il 28 giugno 1995; su di esso era stato delegato ad operare anche il socio dello studio Withers Jeremy Scott (all.125). In un documento interno della banca, denominato “Rapport d’ouverture de compte”, si legge che il conto sarebbe stato gestito con diversi dossier sotto il medesimo numero del cliente (all.126); in tal modo, dunque, Mills avrebbe potuto farvi affluire somme di pertinenza sia dei clienti, che degli studi in cui operava 1.
La consulente del P.M. rileva, tuttavia, che sul conto n.700807 erano transitate anche somme di denaro “nell’interesse di David Mills o la cui destinazione finale è attribuibile, quantomeno in parte, a conti personali di David Mills”, e in tal senso menziona:
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la somma di Lit 10.170.005.994, depositata sul conto il 10 luglio 1995, di cui si è parlato nel paragrafo 2.6.2 nell’esame del dividendo Horizon;
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somme di natura residuale di pertinenza della società All Iberian Limited (v. paragrafo 2.7.2.1).
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un bonifico a favore di All Iberian, analizzato unitamente ai movimenti di un altro conto corrente, dalla limitata operatività, aperto da Mills presso CIM Banque e recante il n.701573 (v. paragrafo 2.7.2.1);
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pagamenti da, e a favore di, società ed entità riferibili alla famiglia Marcucci, tra cui il Turriff Trust (v. paragrafo 2.7.2.2);
1 In effetti, nella sua amplissima disamina, la consulente della difesa Berlusconi ha evidenziato che sotto il numero 700807 sono raggruppati ben quattordici conti diversi e che ciò “consegue al fatto che ogni singolo conto corrente risulta aperto in più valute differenti; inoltre, molti conti bancari sono semplicemente destinati a documentare l’effettuazione di depositi di denaro, successivamente oggetto di estinzione. Tali conti, quindi, appaiono destinati ad <interfacciarsi> unicamente con il conto principale, dal quale accolgono le provviste <in entrata> ed al quale <restituiscono> le somme <in uscita> in occasione dell’estinzione del deposito”. Si tratta, cioè, di un conto articolato “in una serie di sottoconti volti ad esprimere i vari conti di deposito e le varie valute utilizzate da ogni singolo conto corrente” (prima consulenza Berlusconi, pagg.8-9).