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dubbio che questa sia un’entità costituita dall’avvocato Mills nella sostanza nell’interesse di Diego Attanasio”.

Acquistata la nave Ravello (tra i mesi di febbraio e marzo 1997) e rivenduta la stessa (tra i mesi di maggio e giugno 1997), la società International Subsea Services aveva nei mesi successivi proceduto ad operazioni finanziarie relative alla destinazione delle somme ricavate. Il 16 settembre, come si è detto, la ragione sociale era stata cambiata in “Struie” e amministratore unico era divenuto Mills.

Sul punto, il teste Mattiello ha spiegato (pag.47) che la modifica della ragione sociale era avvenuta “su richiesta dell’avvocato Mills... Ho chiesto agli agenti residenti alle B.V.I. di cambiare il nome da International Subsea a Struie Holdings e ho chiesto le dimissioni degli attuali amministratori”. Mills non gli aveva detto il motivo per cui intendeva diventare amministratore unico, ma soltanto che “lui desiderava avere il controllo totale sotto un altro nome e con un altro agente, cosa che è avvenuta tra l’agosto e l’ottobre del 1997 per seguire l’iter di questi vari cambiamenti avvenuti” (pag.60). Come si vedrà, però, già il 25 luglio 1997 Mills aveva inviato a Mattiello un fax nel quale, comunicandogli le coordinate bancarie di destinazione della somma ottenuta dalla vendita della nave, concludeva con le parole scritte a mano “Struie Holdings Ltd!”, evidenziando nella forma e nel tenore l’importanza del dato, cui non aggiungeva alcun commento.


Va senz’altro sottolineata l’anomalia del mutamento della ragione sociale, comunque intervenuta in un momento in cui – come si vedrà nel prossimo capitolo – la maggior parte del ricavato della nave era ancora nel patrimonio della International Subsea Services. E ciò a maggior ragione ove si consideri l’importanza da tutti gli addetti ai lavori attribuita, nel settore navale, al principio “One ship, one company”.

Nella deposizione resa all’udienza del 13 luglio 2007 Diego Attanasio (che non conosceva l’esistenza della società Struie, ma era stato titolare di International Subsea Services e conosceva Mattiello) ha dichiarato: “Ogni nave normalmente ha la propria società e quando si vende la nave, la società viene cancellata, per evitare strascichi commerciali possibili futuri, quindi cambiare nome a una società non è proprio nella nostra ottica, è impossibile per noi, non l’abbiamo fatto noi cambiare il nome” (pagg.100-101).

Associandosi ad Attanasio, Antonio Mattiello ha confermato: “E’ una questione di protezione per eventuali danni causati da più navi in una stessa società, che si può ripercuotere l’eventuale aggressione ai beni anche su altre navi, quindi per evitare questa interferenza si è sempre preferito da tempo immemorabile associare una società ad una nave. Finita l’operazione, se la nave finisce la società viene dimessa o cancellata” (pagg.66-67).