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un po’ strana. So chi sono (una fiduciaria di Ginevra), ma non è chiaro come siano arrivati ad essere gli intestatari del denaro reso. Si trattava della stessa somma che vi è stata inviata più gli interessi. Forse i tuoi documenti saranno in grado di spiegarlo. Struie Holdings Limited era una intestataria (nominée) di Diego Attanasio, se questo può essere utile, ma non nella sua struttura di trust a Gibilterra (Perth, Cave…)…”.

E così Mills, a dir poco (“tu put it mildly”, si potrebbe scrivere con un’espressione dell’imputato stesso), informava Benjamin Marrache della principale questione su cui Marrache stesso avrebbe dovuto fornire risposte agli inquirenti italiani, invitandolo a cercare la relativa documentazione: operazione impossibile, parrebbe di comprendere dal testo stesso della missiva.

Si vedrà, nell’analisi delle consulenze, quali documenti sono stati poi prodotti, valutandone l’efficacia probatoria.


Gli elementi di inquinamento probatorio qui segnalati assumono il dovuto rilievo in una complessiva analisi del valore intrinseco e dell’efficacia probatoria di tutte le dichiarazioni sopra esaminate, ivi comprese quelle rese a Inland Revenue, personalmente o tramite Mullins, a voce o per lettera.

Agli ispettori del fisco Mills si era personalmente presentato, dopo aver cambiato la sua versione dei fatti, solo il 3 maggio 2005: e in quella sede il tenore delle sue risposte, come si è sopra visto, non soddisfaceva affatto gli interlocutori, dalle cui parole – malgrado la tradizionale compostezza britannica – traspare quanto fossero seccati (“to put it mildly”, ancora una volta) con Mills. I compassati ispettori delle tasse di Sua Maestà, in quella e in altre occasioni, senza usare mezzi termini o perifrasi, direttamente a Mills o alla sua consulente, a voce e per lettera, hanno manifestato insistentemente il loro pensiero: a Mills non potevano credere, perché li aveva tenuti occupati per mesi raccontando frottole, perché in relazione a tutte le questioni di rilievo le sue affermazioni non trovavano riscontro documentale.

Invece la modificazione dell’identità del donante, da Bernasconi ad Attanasio, è stata effettuata da Mills tramite uno scritto diretto agli inquirenti, la memoria del 7 novembre 2004, e ribadita all’Autorità Giudiziaria in un altro scritto, la memoria del 22 gennaio 2009. L’imputato così si è sottratto alle domande dei P.M. prima ed alla verifica dibattimentale, con l’esame e controesame delle parti, poi.

La memoria del 7 novembre seguiva incomprensibilmente di mesi l’interrogatorio del luglio 2004. Mills aveva riferito subito a Mullins di aver subito forti pressioni: l’affermazione – di per sé poco credibile, vista se non altro la presenza del difensore, che nulla mai sul punto ha eccepito - lo avrebbe dovuto portare ad una immediata ritrattazione, una volta tornato nel suo Paese ed affrontata