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Bernasconi e Berlusconi e degli “ovvi malintesi” [“obvious misinterpretation”] che potevano sorgere, frase che il cliente le aveva chiesto di inserire nella lettera mandata al fisco il 4 maggio 2004 (esaminata nel capitolo precedente), senza null’altro spiegarle.
Per una migliore comprensione di tutta la vicenda nel suo susseguirsi temporale va qui, infine, dato conto di alcuni elementi di fatto che nell’ipotesi accusatoria sono sussumibili nella categoria della “precostituzione di prove”.
Con una ovvia premessa: di per sé, in assenza di altri elementi di giudizio, la ricerca di documentazione bancaria e contabile a sostegno delle dichiarazioni contenute nella memoria del 7 novembre 2004 ed a quelle di analogo contenuto poi rese a Inland Revenue non costituisce un comportamento da ascriversi nella categoria suddetta: se per “precostituzione” si intende, come deve intendersi nel caso concreto, l’artificiosa creazione di documenti o circostanze idonee a supportare una affermazione non vera.
E così non deve neppure essere dato particolare rilievo al fatto che nella memoria del computer di Mills, fra i più volte menzionati “unallocated clusters” (recuperati e resi leggibili dalla Polizia Metrolitana di Londra con la procedura “Encase”), siano state trovate più versioni della memoria di ritrattazione, o delle relazioni da mandare a Inland Revenue, essendo del tutto logico che scritti di tal genere vengano più volte, corretti, limati, modificati, per il peso che ogni parola potrebbe assumere.
Di tutt’altro spessore e importanza la dichiarazione di Marina Mahler – di cui si dirà più diffusamente nel prosieguo, esaminando le consulenze – relativa ad un prestito alla medesima che Mills a Inland Revenue il 28 gennaio 2005 riferiva essergli stato restituito.
Il 18 agosto 2004 (dopo la “confessione”, prima della “ritrattazione”) Mahler sottoscriveva una lettera in tal senso, benché il fatto non fosse vero, in quanto Mills le aveva detto che ciò sarebbe servito a tutelare sua figlia, in caso lei fosse deceduta senza aver saldato il proprio debito. Debito non ancora saldato al momento in cui la teste rendeva la propria deposizione, il 18 maggio 2007.
Analoga valutazione deve esser compiuta in ordine alla corrispondenza informatica reperibile fra gli “unallocated clusters”, nel faldone 1 allegato al fascicolo del dibattimento.
Dall’esame del teste Quaderer – di cui pure si dirà meglio esaminando le consulenze – risulta che Mills gli aveva chiesto, con mail del 10 febbraio 2005, documentazione inerente un prestito di circa 300.000 sterline, asseritamente a lui fatto da Struie, in realtà mai richiesto né concesso.