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sottolineava con decisione che … il versamento era a saldo del contratto per la distribuzione di films”.
Come si può agevolmente notare, la versione dei fatti era identica, ed era stata soltanto omessa l’indicazione della fonte della notizia, che nessun interesse peraltro avrebbe presentato per l’Autorità del fisco inglese.
Il fatto che la spiegazione ai soci fosse stata fornita nell’immediatezza costituisce indubbiamente un rilevante elemento per valutarne la genuinità.
Si comprende peraltro anche bene perché successivamente, alla magistratura italiana, Mills non abbia menzionato questo contatto diretto con Silvio Berlusconi: ciò avrebbe minato la linea difensiva, tutta tesa a tenere lontana Fininvest – ove possibile rispetto ad incontrovertibili risultanze processuali – e soprattutto la persona di Silvio Berlusconi dalla galassia di società offshore, e da tutte le attività illecite che con danaro proveniente e/o transitante per tali società venivano all’epoca compiute: dall’occultamento delle proprietà televisive alla corruzione della Guardia di Finanza, dal falso in bilancio al finanziamento illecito, appunto.
Non vi è allora bisogno di spendere altre parole per affermare che Mills, nella deposizione resa il 20 novembre 1997, e anche successivamente nelle deposizioni del 12 e 19 gennaio 1998, era stato reticente, omettendo di riferire di aver parlato al telefono con Silvio Berlusconi il 23 novembre 1995.
L’imputato non ha peraltro mai smentito il contenuto del “MEMO” mandato ai soci di Withers.
Per mera completezza si riporta quanto dichiarato ai P.M. milanesi il 18 luglio 2004 e così verbalizzato:
“Francamente non ricordavo assolutamente questo colloquio telefonico. Prendo atto del contenuto del documento denominato <memo> diretto a BTS e in copia a KBS, MZR, PWD, JWS e dichiaro che sebbene non sia firmato il documento è stato scritto da me in occasione della prima apparizione di notizie di stampa su All Iberian.
Le sigle dei destinatari identificano il comitato di direzione dello studio Withers. In particolare BTS è Brian Stevens, il senior partner dello studio Withers. Era un’informativa che io dovevo dare a fronte del clamore delle notizie di stampa e della evidente preoccupazione dei miei partners.
Tra l’altro la fusione con Withers era avvenuta solo poco tempo prima. Ora che rileggo il documento ricordo una telefonata con Gironi sull’argomento e che a un certo punto lui mi passò al telefono Silvio Berlusconi che mi disse le cose che ho riportato”.