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si tratterebbe di reato, come Berlusconi ha insistito a farmi notare. In Italia, però, ha l’effetto di dimostrare che Berlusconi è, a pieno titolo, un membro dell’ancien régime e pertanto non adatto a governare l’Italia nel nuovo clima politico.”

E dunque: venerdì 24 novembre 1995 veniva riportata dalla stampa internazionale la notizia dei provvedimenti restrittivi, e già il giorno prima Mills ne aveva parlato con Berlusconi, il quale aveva affermato che le accuse erano tutte da leggere in chiave politica.

Lo scritto prosegue con il racconto da parte di Mills di quello che egli ha “sentito dire” dei fatti: una storia “complicata” di cui egli stesso dichiara ai soci di non essere sicuro. “Il resoconto Fininvest di quanto è accaduto è una storia strana che ho appreso unicamente venerdì dall’avvocato di Berlusconi”.

Mills aveva avuto quindi più di un colloquio, come è peraltro logico vista la gravità delle accuse formulate dai magistrati, il ruolo pubblico dei personaggi coinvolti, l’entità della somma oggetto di illecito finanziamento.

La nota di Mills prosegue con la descrizione della “storia strana”, vale a dire che il collegamento tra Fininvest e Craxi era stato determinato da Tarek Ben Ammar. Costui – che non si è mai recato a deporre in dibattimento del processo n. 1612/96, quanto consta – o meglio la sua società Accent Investment and Financing, aveva stipulato un contratto relativo alla vendita di diritti cinematografici con Fininvest, ed aveva girato sul conto di Craxi, all’insaputa di Fininvest, l’acconto di 10 miliardi ricevuto dalla società.


Qualche mese dopo, nel corso della riunione del 20 marzo 1996 presso lo SCO, di cui si è riferito nel precedente capitolo, alla richiesta degli ispettori a Mills di chiarire i motivi del suo coinvolgimento, quale testimone, nei procedimenti italiani a carico, fra gli altri, di Silvio Berlusconi, si legge nel verbale dell’incontro, nel suo complesso già esaminato: “tutte le transazioni rilevanti erano collegate ai rapporti d’affari che aveva avuto con Silvio Berlusconi … La sua entrata in politica aveva significato che improvvisamente si era ritrovato con un vastissimo numero di nemici ansiosi di distruggerlo. Ciò era risultato in [rectius: aveva comportato] una marea di indagini investigative su di lui e sulle sue ditte. Le specifiche inchieste che avevano portato alle indagini di Mills da parte dei magistrati venivano da una transazione nei conti All Iberian. All Iberian era intestataria di un conto con la Corporazione [rectius Unione] delle banche svizzere a Lugano e questo conto veniva usato per un pagamento dalla Principal Communication Ltd concernente una distribuzione di film, accordo firmato a Parigi con una ditta di un tunisino. L’acconto era di 10 miliardi di lire italiane e a saldo del contratto il tunisino aveva chiesto che il denaro fosse trasferito su un conto particolare. Alla fine il denaro era passato sul conto di Bettino Craxi… Mills