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a che non si fosse risolta “in un modo o nell’altro” la “Berlusconi connection”. Restava perciò in vita presso Guinness Mahon il conto vincolato di cui si è più volte scritto.

Nel frattempo, però, era stata inviata la preannunciata denuncia al NCIS.

A memoria di Costard, la somma depositata sul conto vincolato doveva esser poi stata divisa fra Mills e i suoi soci nel 2000, quando egli non lavorava più per Guinness Mahon ma per Hambros.

A tutte le domande relative alla provenienza e proprietà del danaro depositato nei fondi o nei conti intestati a Mills, Costard rispondeva, molto genericamente, che non conosceva la causale degli accrediti e che non gli risultava si trattasse di somme anche di terzi.

Infine il teste riferiva in ordine ad uno scambio di corrispondenza informatica intercorsa con Mills il 26 agosto 2004, recuperata dalla memoria del computer di Mills, e contenuta, fra l’altro, nel citato faldone 4 bis, pagg. 150/151.

Il carteggio tratta di un argomento già esaminato, il pagamento a Mills da parte di Fininvest delle spese connesse ai procedimenti giudiziari italiani.

Nella prima mail si legge: “Caro Andrew, dovresti ricevere circa =A3 55,000 da Marrache & Co. di Gibilterra nel mio conto nei prossimi giorni. Puoi per favore metterlo subito in un =A3 conto deposito a 7 giorni? Molte grazie” [il P.M. ha ipotizzato nella sua memoria scritta depositata il 19 gennaio 2009, ed è verosimile, che “=A3” sia un carattere generato dal programma di recupero dei dati informatici e dovrebbe stare per £ - sterline].

La risposta è la seguente: “Caro David, grazie naturalmente controllerò e ti farò sapere quando arrivano mettendo il denaro in un deposito di una settimana come richiesto.

Poiché mi verrano richieste informazioni in ragione dell’ammontare, potresti gentilmente farmi sapere il retroterra di questo pagamento – per esempio sono proventi della tua attività legale? Mi dispiace dovertelo chiedere ma come tu probabilmente sai questa cosa è ormai pratica corrente per le banche”.

E Mills subito dopo: “Caro Andrew, capisco bene. Il denaro era tenuto in deposito come garanzia per i miei costi e spese nei procedimenti italiani che stanno continuando. Ora devo pagare alcune parcelle. Ogni guadagno che ne deriva viene naturalmente dichiarato a Inland Revenue. Fammi sapere se ti occorrono maggiori informazioni”.

In relazione a questo argomento Costard, nel corso del suo esame, ha confermato che si trattava del trasferimento della somma di 55.000 sterline, della quale egli chiedeva la fonte, in conformità con i regolamenti contro il riciclaggio di denaro sporco, perché era “un ammontare ingente”. Egli non ricordava se si era poi accontentato di quanto scritto da Mills, che comunque aveva risposto alla sua domanda. Non escludeva di avergli eventualmente telefonato.