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Non presentano specifico interesse tutte le risposte date da Scott alle domande del P.M. relative alle società del Gruppo Fininvest B; al suo ruolo all’interno di Quality Court Trustee Channel Island Limited; ad Hadrian Trust; al fatto che Mills lo avesse nominato amministratore di alcune società senza che – a quanto il teste ricordava – fosse stato previamente chiesto il suo consenso; all’attività di Mills per la famiglia Berlusconi ed in particolare ai trusts costituiti per Marina e Piersilvio Berlusconi; al rapporto di Mills con Candia Camaggi; alle deposizioni rese da Mills in Italia. Rispetto a tutte queste domande, infatti, Scott non riferiva nulla più di quanto emergesse dagli atti che gli venivano esibiti (contenuti prevalentemente nella suddetta cartellina G): dichiarava di non sapere, di non ricordare, di non esser stato messo al corrente (ad esempio neppure del fatto che Mills era stato sentito come testimone: aveva solo saputo che c’era un procedimento penale in Italia per i pagamenti effettuati a Bettino Craxi, e che Mills aveva dovuto fornire dei documenti).
Scott dichiarava anche di non aver mai discusso con Mills negli anni 1997/1998 dei suoi affari finanziari personali, di non sapere degli investimenti di costui in “hedge fund”, né di un conto aperto a nome di David Mills in Svizzera, nello stesso periodo.
Le sue risposte alle domande concernenti il c.d. dividendo Horizon erano più articolate.
Scott ricordava che Mills voleva fare “la parte del leone”, ma Rylatt e Coffin non erano stati d’accordo; c’era stata una discussione fra i quattro soci dello studio e si era deciso che il danaro “sarebbe stato suddiviso a seconda delle quote di partecipazione che spettavano dei normali profitti all’interno dello studio Mackenzie Mills”. Mills aveva detto ai soci che si trattava di una somma ricevuta dallo studio quando la società All Iberian si stava ormai estinguendo, “aveva considerato questa somma a mo’ di una distribuzione finale”, e, poiché il suo contributo all’attività della società era stato preponderante, aveva chiesto “un maggiore riconoscimento” rispetto a quello cui avrebbero avuto diritto gli altri soci nell’ambito dell’accordo di partnership.
Soltanto in relazione al dividendo, nel 1996, Scott aveva sentito parlare di due società di Fininvest Gruppo B, All Iberian e Horizon Limited: “quello che aveva dato come spiegazione il signor Mills per quanto riguarda il dividendo Horizon, si collegava anche al gruppo All Iberian o a qualche società collegata a questo gruppo”. Da quanto Scott aveva capito, a Mills “era stato chiesto di costituire una società, questa società Horizon appunto, e lui doveva essere o era l’unico direttore e l’unico azionista della società. Dopo le operazioni, dopo il completamento di queste operazioni ci fu un guadagno inaspettato, un profitto inaspettato proprio all’interno di questa società che emerse in modo diretto o indiretto. Ci fu poi una questione legale e il beneficiario di questo guadagno doveva essere il signor Mills, l’unico azionista o direttore unico della società Horizon, ecco perché mi riferisco a questo dividendo come al dividendo Horizon”.