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Esso si teneva il 20 marzo 1996, presso lo studio dell’avvocato Sturgeon a Londra, alla presenza dei medesimi Maxwell e Condie.

I funzionari in primo luogo si informavano dei motivi per i quali Mills si fosse determinato a deporre davanti ai magistrati italiani [“what the circumstances were which gave rise to the need for Mills to lodge a statement with Italian Magistrates”], ed egli dichiarava che le transazioni rilevanti per le indagini erano “collegate ai rapporti d’affari che aveva avuto con Silvio Berlusconi … La sua entrata in politica aveva significato che improvvisamente si era ritrovato con un vastissimo numero di nemici ansiosi di distruggerlo. Ciò era risultato in [rectius: aveva comportato] una marea di indagini investigative su di lui e sulle sue ditte”. Le specifiche inchieste che avevano determinato l’audizione di Mills da parte dei magistrati avevano avuto origine in “una transazione nei conti All Iberian, società intestataria di un conto corrente presso la Corporazione [rectius Unione] delle banche svizzere a Lugano; il conto era stato utilizzato per un pagamento da parte di Principal Communication Ltd conseguente ad un accordo, firmato a Parigi con una ditta di un tunisino [una società di Tarek Ben Ammar, come è noto], concernente la distribuzione di films. L’acconto era stato di 10 miliardi di lire italiane e <il tunisino> aveva chiesto che il saldo fosse trasferito su un conto particolare. Alla fine il denaro era passato sul conto di Bettino Craxi… Mills sottolineava con decisione che … il versamento era a saldo del contratto per la distribuzione di films”.

Si trattava, con tutta evidenza, del finanziamento illecito oggetto del processo n. 3510+3511/96.

Quanto alla lunga relazione con Berlusconi e con la Fininvest, Mills dichiarava di aver lavorato per Berlusconi dal 19781, di aver fondato due sole società nelle Isole del Canale (All Iberian e un’altra) e le altre nelle Isole Vergini, di averne ricevuto le azioni e che queste “erano state depositate con l’organizzazione di Berlusconi” [“In general, these had then been deposited with the Berlusconi organisation”]. Tutte le prestazioni erano state fatturate ed erano stati ricevuti regolari compensi.

Alla richiesta di chi detenesse le azioni All Iberian, Mills rispondeva che “di questo si era persa traccia nel tempo”, ma che l’originale capitale azionario di 5.000 sterline forse “era stato fatto versare come anticipo in una delle fatture CMM alla Fininvest. I direttori erano prestanomi … i certificati delle azioni erano a nome del senior legal officer di Mills e di Berlusconi [rectius: a nome di Mills e del senior legal officer di Berlusconi: “in the names of Mills and Berlusconi’s senior legal officer”] … le azioni in tutte le compagnie del gruppo erano azioni al portatore tenute da Vanoni in Lussemburgo, ed alcune per le società di costituzione più recente a Londra in cassetta di

  1. In tutte le sue deposizioni davanti all’Autorità Giudiziaria italiana documentate in questo procedimento Mills ha dichiarato di aver cominciato ad avere rapporti con la Fininvest negli anni ’80.