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94 | macchia grigia |
— Non ho figli.
— Un parente?
— Non ho parenti.
— Un amico?
— Non ho amici.
— Chi dunque? —
Pensò un poco e rispose:
— Il destino. —
S’appoggiò di nuovo al parapetto del ponte e tornò a guardare l’acqua di sotto.
— Perdonate alla mia insistenza. Di che paese siete?
— Di un paese dove si muor di dolore.
— E andate?
— In un paese che non conosco. —
Queste risposte misteriose fecero nascere nel mio cervello uno sciocco sospetto. Esclamai con espansione: — Se dovete rimanere nascosto, se la giustizia vi cerca, giuro che non vi tradirò.
Il vecchio s’alzò dritto in piedi, e rispose alteramente: — Non ho nulla da nascondere agli uomini. — Poi, mormorando tra sè: — La mia coscienza è pura.
— Gli uomini vi hanno ingannato forse, vi hanno fatto del male? Avete trovato al mondo molti nemici?
— De’ nemici? Ne ho avuto uno solo. —
Quest’ultima frase venne pronunciata dal vecchio con voce così cupa, il suo occhio era così bieco, ch’io mi sentii gelare. Gli dissi: — Vi lascio dunque, e Dio vi benedica.