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204 meno di un giorno

Si avventò per darmi un bacio. La respinsi.

— Senti, giurami che non ti rimariteresti in nessun caso, mai.

— Giuro per il passato, quando so di giurare il vero, ma per l’avvenire, benchè certa, non posso.

— Bella certezza! Conosco dei giuocatori di lotto che sono sicuri di non vincere; ma la polizza non la buttano via. Tu non vuoi lacerare la polizza del futuro. Del resto, adesso a giurare sarebbe tardi. Sono cose d’impeto, d’istinto: il male sta nel doverci pensare.

— Abbi pazienza, caro. Quando vuoi ch’io giuri sulla tua vita io non posso mai farlo senza riandare in me stessa tutte le azioni, tutti i pensieri, tutti i sentimenti, che si riferiscono al giuramento. Un giuramento solenne e tremendo non isvanisce: dura per sempre. Mi accosto ad esso come ad un altare, con la coscienza sicura, ma con la mente turbata. Voglio che, insieme con il cuore, risponda il giudizio. Mi credi? Ti contenti della mia promessa?

— Credo che ora il solo pensare ad un nuovo legame debba sembrarti cosa abbominevole; ma poi, quando la nostra relazione dovesse, nell’un modo o nell’altro, finire, quando tu fossi libera....

— Mai, mai, non potrei amarti come ti amo se questo affetto non dovesse riempirmi l’anima sino all’ultimo istante della vita.