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il collare di budda | 131 |
vena femorale di due cani. Uno de’ cani poco dopo morì, l’altro fu ucciso: era stata comunicata a tutti e due la così detta idrofobia lipemaniaca o taciturna. —
Il medico biondo interruppe: — O dunque, se ai conigli e ai cani, con la saliva e col sangue la rabbia si trasmette, perchè non s’ha a trasmettere all’uomo?
— Caro dottore, o perchè i cavalli, i ciuchi ed i buoi vanno soggetti a malattie diverse da quelle della bestia umana? Non ci sono forse dei veleni che accoppano certi dati animali, non facendo agli altri nè caldo nè freddo? L’Hertwig dichiara che solo il quinto degli uomini addentati direttamente da cani idrofobi s’ammala; e il Giraud, il Bezard, il Parvisse, il Gauhier, il Vaughan....
— Basta, per carità! — gridò lo speziale dal suo banco.
— .... Il Giraud, il Babington praticarono l’innesto senza ottenere mai ombra d’idrofobia. Nessuno dei coraggiosi dissettori che, studiando i cadaveri di idrofobi, s’erano fatti alle mani o tagli o graffiature, ebbe a soffrire nulla, salvo uno, pare, se si deve credere all’Andry.
— La conclusione è questa — notò il medico vecchio — che non sappiamo nulla; ma non vorrei, lo confesso, neanche a ricoprirmi d’oro, sperimentare nella mia carne i denti di un uomo idrofobo.
Gioacchino era caduto sopra una seggiola: