corpo, e l‘animo dell’uomo che sostener potesse, e il caldo, e il freddo, e i lunghi viaggi, e le fatiche militari, diede a divedere, che avealo destinato a quelle opere che all’aperto si fanno, e dato avendo alla donna delicate membra, e a queste cose meno atte, parmi, che si conosca, disse egli di averle detto, come Dio abbiale assegnate le faccende domestiche. E ponendo mente Iddio, che alla donna aveva ordinato, ed infuso pur anco il nutrimento dei piccoli fanciulli, più di sollecita tenerezza per quelli ad essa diede, che all‘uomo. Di poi siccome assegnato anche avea alla donna la custodia di tutto ciò che venisse recato dentro la casa, conoscendo Iddio come a ben custodire non è picciolo stimolo l’avere un animo timido, però più larga parte di timore alla donna diede, che all‘uomo. Veggendo poi come chi dovea aver cura delle cose di fuori, avea anche d’uopo di difenderle dalle altrui ingiurie, perciò distribuì all’uomo assai più d‘ardimento. Dovendo poi ambedue assai cose, e dare, e ricevere, in cotal guisa Dio fra di loro divise la memoria e la diligenza, che non potresti agevolmente discernere se più le donne, se ne abbiano, o vero gli uomini. Il potersi poi contenere dal non trascorrere in veruna azione, che onesta non sia, questo volle che embedue egual facoltà avessero di conseguire, in guisa però, che qualunque di essi, o l’uomo, o la donna migliore si