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ga? — Ma coloro, che tu dici avere buone mogli, forse che, o Socrate, essi medesimi le ammaestrarono? — Ciò è pure da considerarsi; ed io ti condurrò ad Aspasia, ed essa, meglio di me saprà dimostrartelo. Quanto a me poi, giudico, che la donna, quando ella sia quale si richiede, stiasi perfettamente a paro alla bilancia col marito rispetto all’utile, che ambedue alla casa possono arrecare: perocchè siccome per lo più le facoltà vengono nella casa per le cure dell’uomo, così tutte quasi si dispensano colla sopraintendenza della donna, e quando tutte e due queste cose si fanno bene, le case si accrescono, facendosene poi alcuna male, si diminuiscono. Anche in ogni altra arte potrei, come parmi, dimostrarti quelli, che in ciascuna sanno bene adoperarsi, se giudichi di averne d’uopo.


CAPITOLO IV.


Veramente tutte quante, Critobulo disse, non serve che me le dimostri, o Socrate, poichè nè agevole si rende di avere in tutte le arti molti buoni artefici, nè è possibile di rendersi di tutte perito. Ma quelle fra tutte le scienze, che bellissime li sembrano, e delle quali massimamente a me si converrebbe di aver cura, queste ora, e tu me le dimostra,


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