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II

impedimento v’ha adunque che non l’abbia ancor tu? — Quello stesso impedimento nel vero che avrebbe alcuno a saper suonare il flauto, quando nè egli mai avesse posseduto flauti, nè altri gli avesse permesso di poterlo apprendere nei suoi; e a questo modo appunto mi trovo io rispetto all’economia; perocchè nè io ho mai posseduto tali strumenti della ricchezza da impararvi sopra, nè alcun altro mi ha dato le sue cose a governare; se non che ora tu vuoi darmele: quelli però che apprendono a suonare la lira in sulle prime la guastano, ed io pure se nella tua casa incomincierò ad apprendere a fare da economo forse che rovinerò la tua casa. — A questo rispose Critobulo: ben mi avveggo, o Socrate, che ti studi di sfuggirmi, e in niun modo vuoi darmi aiuto a sostenere più di leggieri quelle cure che di necessità si richiedono ai miei averi. — No nel vero, disse Socrate, non io già: anzi quanto è in me assai tosto, e volentieri tel farò conoscere. Io poi mi persuado che venendo tu per avere il fuoco, e non avendolo presso di me, se ti conducessi altrove d’onde potessi prenderlo di nulla mi rimprovereresti: e se domandandomi l’acqua, io non avendola, anche per questa altrove ti conducessi, so che neanche di questo mi rimprovereresti e se volendo apprendere da me la musica, ti mostrassi altri molto più in quella esperti di me, e che ti saprebbero grado se volessi da loro appren-