Pagina:Senofonte L Economico tradotto da Girolamo Fiorenzi Tipografia Nobili 1825.djvu/29


XXV

aiuto a terminarlo, perchè potesse offerirlo alla sua sorella nelle di lei nozze. Ebbi però in animo, che la pubblicazione di questo libretto avesse anche a valere a correggere presso di noi quella vituperevole trascuraggine delle cose domestiche, dalla quale più che da ogni altra cagione deriva la rovina di tante famiglie; e pensai che dovesse pure ridestare l’amore per l’agricoltura, la quale fu ognora sommamente cara alle più illustri nazioni, ed ancora al presente si tiene in sommo pregio da quelle, che si vivono con fama, e con gloria nel mondo, e dessa fu poi particolarmente l’antica lode, e l’arte della nostra Italia. E nel vero che non potremmo abbastanza mai rammaricarci nel vedere questa dilettevole, innocente, nobile, e fruttuosissima arte che fu dovunque tanto studiosamente coltivata dai più illustri, e dotti uomini, e della quale fino dai tempi di Varrone se ne leggevano più di quaranta scrittori, i quali tutti furono o re, o capitani, o filosofi chiarissimi, venga in queste provincie abbandonata alla più rozza, e vil gente con tanto nostro danno, e disonore.

Mentre però io pensava, che convenevole rimedio a tali disordini sarebbe il trovare alcuna via che questo trattato dell’Economico di Senofonte venir potesse da ognuno studiosamente letto, e mi maravigliava come tutti coloro che presero fin’ora a traslatarlo nella nostra favella, e ben molti essi furono,