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XXIV

si avevano meritata gli antichi filosofi, e specialmente Platone, come si vede aver fatto in più luoghi. E per avventura così egli adoperava, perchè suo intendimento era di ridurre gli uomini ad una certa mediocrità, dove quegli altri intesero a farli sommi, ed eccellentissimi, e penciò parmi che volesse attribuire molta efficacia all’apprendere le particolari dottrine delle cose: quanto a me però stimo più grande, più nobile, e più vera la sentenza di Senofonte, di Platone, e di altri antichi saggi, che tutto davano alla virtù, all’altezza dell’animo, ed alla vera sapienza.

Aggiungeremo in ultimo, quantunque molto non rilevi il dirlo, essere opinione di alcuni, che questo libro dell’Economico faccia parte dell’altra opera di Senofonte dei Memorabili ragionamenti di Socrate, sembrando il suo principio piuttosto la continuazione, che l’incominciamento di un particolar libro. Comunque però siasi, contiene questo una compiuta trattazione, scritta in nome di Socrate, del governo della casa, ed è stato sempre annoverato separatamente dagli altri suoi libri.

Di quello adunque che si richiedeva sapere, intorno a Senofonte, queste cose sieno dette: ora seguiteremo ciò che ne rimane a dire di questo volgarizzamento, il quale incominciato essendosi da mio figlio per sua privata esercitazione nella lingua greca, che viene da me apprendendo, io lo confortai, e gli diedi