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XII

avesse a conoscere come sarebbe stato agevole ad un uomo, che veramente di grande animo fosse e virtuoso, l’insignorirsi di tutta l’Asia; di quell’Asia, che fu ognora copiosa, e nobil fonte di dovizie, e di diletti a chiunque la possedette. E quindi considerando quanto pia, e lodata opera sarebbe stata il togliere quei popoli dalla viltà, e dalla barbarie, a cui erano stati condotti, l’invitto macedone pose mano a quella magnanima impresa, la quale si è ancora la più gloriosa di quante altre mai ne ricordino le antiche storie.

Tornatosi poi Senofonte dall’Asia seguitò per alcun tempo il suo amico Agesilao nelle guerre della Grecia fino a quella terribil battaglia di Cheronea. Quindi avendo avuto il bando dagli ateniesi, perchè militava cogli spartani, contro i quali ad istigazione del re di Persia si erano essi collegati cogli altri greci, sentendosi già vecchio, e non giudicando di dovere sopportare più oltre le fatiche della milizia si comperò un bellissimo podere in Scillunte, luogo vicino ad Elide, e quivi lungamente dimorò: di poi essendosi dovuto di là partire per l’invasione de’ nemici si ritrasse prima nel Lepreo, e poscia in Corinto dove terminò di vivere, già oltrepassato avendo il novantesimo anno della sua età.

Ora egli è da dimostrare come quei felici avvenimenti, che nella guerra accompagnarono sempre le