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Virtù stimata da Agesilao piacere, non pazienza. 27.
Dura più tempo che non fa il vizio. 38.
Virtuosi più debbono esser coloro che signoreggiano di quegli altri a’quali signoreggiano. Virtuti di Agesilao. 16.
Vita disonorata essere molestissima. 20.
Suo prìncipio. 27.
A quella che è sozza si dee antepor la morte onorata. 38.
Privata paragonata con la Regia d’intorno le cose che pertengono a’piaceri ed agli affanni del senso, ciò è della vista. 261.
Dell’udito. 262.
Del gusto. Ivi.
De’piaceri amorosi. 263.
Delle cose che si dicono beni o mali esteriori. 262.
Della pace e della guerra. 264.
Dell’amicizia è dell’inimicizia. 138.
Della patria. 266.
Delle ricchezze e della povertà. 267.
Della famigliarità e della conveifazione degli uomini da bene e de’tristi ivi.
Del godere la sua città. ivi
Dell’abondanza de’ricolti. 268.
De’comodi del viver privato ivi.
Delle sentinelle e delle guardie. ivi.

<poem> Del poter beneficiare gli amici e rider in possanza no tra gl’inimici. 269. Dell’onore. ivi. Vite di che lavoro ha bisogno dall’agricoltore, e come si vegga chiaramente. 222. Vizj de’cani Volpini. 335. Vizj contra di loro si dee contrastare per rimaner liberi. 174. Chi li segue, serve una dura servitù. ivi. Viver come si dee chi pone in ciò gli ammacsiramente è degno d’onore. 254. Ottimamente chi di questo nome si dica essere stimato degno. 274. Ulisse come si mostri a’suo. 77. Suoi compagni mutati porci. 78. Perche egli non si muta in porco. ivi. Da che Omero dicesse sicuro Oratore. 276. Discepoli di Chirone. 33. Cagione, insieme con Diomede, che Troja si predesse. 334. Umanita alle volte ci fa impadronire di cose estimano esser loro necessarie. 227. Si dee aver conoscenza tutti ma valersi solamente de’buoni. 26.