Pagina:Senofonte.djvu/334


DELLA


CACCIA.


[Apolline e Diana inventori della caccia.]

LL

a caccia ed i cani sono invenzione de’ Dei Apolline e Diana; li questi onorarono Chirone con questo dono per esser egli un’uomo da bene. Esso ricevuto il dono allegramente si pose ad esercitarlo. Sotto di lui si fecero buoni discepoli così nella caccia, come in altri esercizj da gentiluomo, Cefalo, Eculapio, Milanione, Nestore, Ansiarao, Peleo, Telamone, Meleangro, Teseo, Ippolito, Palamede, Ulisse, Menesico, Diomede, Castore, Polluce, Macaone, Podalirio, Antiloco, Eneaa ed Achille, uomini che alla loro età furono cari agl’Iddj, Nè fi meravigli alcuno che essi per la maggior parte, benche fossero favoriti dagl’Iddj, nondimeno siano morti [perche questa è cosa naturale e veramente le lodi lora si sentono da per tutto] nè similmente che non si trovassero a’medesimi tempi; conciosiache vivesse Chirone a bastanza per tutti loro. Perche Giove e Chirone furono fratelli nati di un padre istesso; ma quegli ebbe Rea per sua madre, e questi una Ninfa Najadre. Onde avvenne che Chirone nascesse prima di tutti loro, e morisse dopo che