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a cavallo, sa saltare i fossi, superare i ripari, uscir di luoghi malagevoli e lanciar l'armi per eccellenza; perche ciascuno di questi effetti giova assai a far che non sia tenuto poco conto del Generale. Ma se crederanno oltre di ciò che egli sappia e possa far sì, che si vincano gl'inimici; ed appresso questo se si fonderanno su questa opinione che egli non vada contra gl'inimici, e che non muova guerra temerariamente, nè contra il volere degl'Iddj, nè contra gli augurj; tutte queste cose rendono i soldati molto più ubbidienti verso il Capitano. E veramente ognuno che comanda altrui vuol sopra il tutto esser prudente; ma il Generale della cavalleria Atenieste deve avvanzare tutti gli altri così nella religione, come nel saper ciò che si pertiene all'arte militare. Perche egli ha confinanti certi avversarj che così di quantità d'uomini, come di cavalli gli sono quasi uguali; e si trovano forniti di un gran numero d'armati di corazza; onde se egli tenta con la sua cavalleria di assaltare il paese nemico, senza altro ajuto della città contra queste due sorti di genti si metterà a manifesto pericolo. Ma se gl'inimici verranno ad assaltare il territorio Ateniese non s'appresseranno in altra maniera che uniti con altra cavalleria, ed oltre ciò con la spalla di tanta quantità di gente armata di corazza, che gli Ateniesi dispereranno tutti in uno di sostentar l'impeto loro. Nondimeno se la città unita insieme uscirà fuori con l'esercito contra così gran numero di nemici, dobbiamo aver ferma speranza che possa difender il paese d'Atene; percioche la cavalleria sarà migliore con l'ajuto di Dio, se alcuno ne prenderà quel governo che si deve. Similmente gli armati di corazza non saranno inferiori di numero o di bontà, nè di corpo men robusti, ovvero di animi men desiderosi d'onore se verranno ammaestrati con quegli esercizj che si conviene. Nè gli Ateniesi hanno minor cagione di gloriarsi de' lor maggiori di quello che hanno i Beozj. Ma se la città vorrà fondarsi su l'armata di mare, e le basti tener gl'inimici lontani dalla muraglia, come fece a quel tempo che i Lacedemoni uniti con tutto il rimanente della Grecia andarono ad assaltarla; e voglia dar l'onore solamente alla cavalleria di conservare tutto il paese fuor delle fortezze,e che ella sola si metta a rischio contra gl'inimici, allora finalmente bisogna desiderar per li più valorosi compagni che possiamo avere, gl'Iddj. Dappoi è necessario che il generale della cavalleria sia un'uomo in somma perfezzione, e perito dell'arte della guerra; perche ivi fa di mestiero di maggior prudenza, se però l'occasione la ricerca, dove gli avversari sono superiori di numero e di ardire.