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ta: ovvero fingendo per terra di volerli tirare negli aguati, assaltino gl'inimici a battaglia navale. Ed è molto a proposito del mestier dell'armi a cavallo che il Generale della cavalleria faccia conoscere alla città che i cavalieri senza compagnia di pedoni sono di poco giovamento. Deve parimente il Generale della cavalleria farsi spalla con la fanteria e potersene servire. Si possono anco nascondere i fanti non solamente fra' cavalli; ma eziandio alle spalle: specialmente essendo il cavaliere maggior assai del pedone. Tutte queste cose che io vado machinando e tutte quelle altre che per l'avvenire verranno machinate da altrui con intenzione di superar l'inimico o con l'ingegno, o con la forza; consiglio che si facciano col favor di Dio; accioche oltre il ringraziar la fortuna, sappia che gl'Iddj gli sono favorevoli. Giova similmente alcuna volta agl'inganni, fingere di esser negligente; ma non però mettersi a' pericoli manifesti. Perche questi effetti spesse volte invitano gl'inimici e sono cagione che i meno accorti facciano degli errori. E se alcuno almeno una sol volta si sarà mostrato sprezzatore de' pericoli, egli potrà anco in tempo che stia indarno, se però fingerà di far qualche cosa, dar travaglio agl'inimici. Nientedimanco niuno può fingere cosa alcuna di quelle che egli vuole, se prima non ha fatto apparecchio di tutto ciò che finge, in tal guisa che possa valersene da davero. Perche niun soldato sarà così pronto ed affezzionato verso il suo capitano, o crederà che egli sia più accorto delle scaramuccie e nelle battaglie che si fanno agl'inimici, se Iddio non permetterà che così sia. Ed il Generale della cavalleria s'acquisterà l'amore di coloro a' egli quali comanda con cose di questa sorte trattandoli dolcemente, avendo cura di loro e provvedendo che abbiano del grano e possano ricoverarsi facilmente in luogo sicuro; ordinando e disponendo le sentinelle accioche si ristorino e si mettano a riposare. Ma ne' presidj il Capitano deve mostrare che egli attende a far provvisione di vettovaglie, di strami, di padiglioni, di acqua e delle sentinelle; ed anco provvedere e star attento all'utile di coloro a' quali egli comanda; e se per avventura si trova fornito d'alcuna cosa di vantaggio è onesto che la dispensi fra tutti. E per dirlo in poche parole, il Capitano sarà tenuto in pregio, se egli farà vedere che sa meglio d'ognuno metter ad effetto da semedesimo tutte quelle cose che desidera esser esequite dagli altri. Dunque il Capitano comincierà dal montar a cavallo e conserverà ben a memoria tutte le cose che si convengono alla milizia cavalleresca, accioche veggano che egli che è il principale, stando