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posito mostrar loro il giovamento che si cava dall’obbedienza. Bisogna anco in fatto, sicome comanda la legge, far loro vedere che quelli che fanno il debito loro ed obbediscono sono posti innanzi e cresciuti di grado; ma quelli che non obbediscono sono abbassati e scemati di grado in tutte le cose. Il miglior conforto alle cose dell’onore fra tutti gli altri che possano dar i Condottieri, a parer mio, è che facciano Capitani di ciascuna delle lor compagnie tutti quelli che saranno meglio guerniti ed esercitati degli altri. I corritori della tua guardia che ti vanno innanzi armerai leggiadrissimamente; e farai sì, che si esercitino con ogni diligenza a lanciar l’armi; e quando siano ammaestrati bene li condurrai fuori. E se alcuno si trovasse comodità di assegnar premj a tutte quelle maniere di esercizj onorati che sogliono usarsi dalla cavalleria ne’ abbattimenti, credo che questo inviterebbe tutti gli Ateniesi ad affaticarsi in questi esercizj ed in queste contese. Perche questo si vede manifestamente ne’ Cori, quante fatiche e quante spese vengano fatte per cagione di premj di pochissima importanza. Ma bisogna trovar in questi abbattimenti giudici di tal sorte che sappiano far rallegrare i vincitori e tenersi in pregio. Dunque se già i cavalieri saranno ben avvezzati in tutti questi particolari, bisogna che sappiano un certo ordine: poi anderanno a sacrificare magnificamente e pomposamente agl’Iddj, e cavalcheranno eccellentissimamente; e quando verrà l’occasione combatteranno valorosissimamente e facilissimamente, e senza rompersi camineranno per viaggio a’ luoghi loro; e se farà bisogno passar qualche fiume lo passeranno. [Ordine che si deve tenersi nel eserguire quanto si e detto.] L’ordine che doveranno osservare ad essequir, siche stia bene tutto quello che ho detto, m’affaticherò d’insegnar da qui innanzi. Dunque trovandosi nella nostra città ogni Tribù separata, mi par che primieramente si debbano eleggere col giudizio de’ Condottieri i suoi Decurioni della gioventù vigorosi ed ardenti nelle cose di onore, e metter questi nella vanguardia. Poi eleggerne altretanti di quelli di maggior età e più savj da porre nella retroguardia. Perche se è lecito far questa comparazione, allora il ferro taglia facilmente l’altro ferro, quando la parte che va innanzi, e la parte di mezzo sono robuste, e qualla che spinge proporzionata. Ed è da credere che quelli che sono nella vanguardia e nella retroguardia, dopo la scelta fatta da’ Decurioni degli Epistati li quali hanno carico di seguitare subito dopo le spalle, e che gli altri abbiano fatto l’istesso debbano esser fedelissimi gli uni con gli altri. Nondimeno bisogna che il Capitano si elegga da noi in ogni particolare eccellentissimo ed isperimentatissi-