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che questo non impedisce il respirare; e nondimeno provvede che egli non morda, e lo raffrena dagli assalti improvvisi. Il vero legar del cavallo si fa più ad alto del capo; perche per natura il cavallo riparandosi da tutto ciò che gli dà travaglio alla faccia, col batter il capo in alto, a questo modo legandosi, piuttosto si allargheranno i nodi della legatura che rompersi. Quando si streggierà, comincisi dal capo e da' crini; perche indarno ci affaticheremo di nettare le parti inferiori, se le superiori saranno sporche; e così di mano in mano adopereremo in ciascuna parte del corpo tutti quegli strumenti li quali sono stati trovati per nettare i cavalli, alzare il pelo, ed a dritto pelo cavar fuori la polve. Nondimeno averta il famiglio di non toccargli i peli del filo della schiena con altro istrumento che con le mani; ma con quelle stropicciarlo e polirlo a seconda del pelo, sicome naturalmente è nato; perche in questa guisa non offenderà punto la schiena del cavallo. La testa gli lavi con l'acqua; perche essendo ella tutta di osso, se la si netasse con ferro, o con legno farebbe dispiacere al cavallo. Bisogna similmente che gli bagni il ciuffo; perche sia lungo quanto si voglia non solamente non impedisce la vista al cavallo; ma lo ripara da tutte le cose che gli danno fastidio agli occhi. Oltre di ciò bisogna procurare che la coda e i crini crescano; accioche la coda possa arrivar tanto più lungi a ripararli dalle cose che danno lor noja, ed i crini diano maggior comodità al cavaliere dove pigliarsi. Non è dubbio similmente che gl'Iddj non abbiano dato a' cavalli i crini, ed il ciuffo per bellezza ed anco la coda; la ragione è questa che le cavalle da mandra non aspettano così facilmente gli asini al montare, quando elle hanno i crini. Onde coloro che attendono ad accopppiarle con gli asini, tondano i crini alle cavalle. Il lavar delle gambe non lodo; perche non essendo questo di alcun giovamento l'essere ogni giorno bagnate nuoce alle unghie. Non bisogna parimente nettar molto spesso la pancia al cavallo, perche oltre il dispiacere che facciamo al cavallo quanto più netto egli sarà in quella parte, tanto maggiormente vi si rauneranno quelle cose che gli danno fastidio. Et appresso ciò quantunque tu ti affatichi a nettarlo, appena averai menato fuori il cavallo che egli è sporco incontinente in quel modo istesso che sono quegli altri li quali non sono stati nettati da alcuno; siche non accade a pensar a questo; ma basterà solamente stropicciargli le gambe con le mani. Ora io insegnerò il modo come uno possa far questo senza suo danno e con grandissimo utile del cavallo. Perche se vorrà nettarlo situandosi in tal maniera che abbia volti gli occhi a quella parte dove guarda il ca-