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72 | ottica fotografica |
difficile lo spiegarlo ammettendo anche che la luce fosse composta di un maggior numero di raggi colorati semplici. Il corpo 0(1 ij. 13) è di color blù, ossia decompone la luce riflettendo il raggio blù, e tenendo gli altri due raggi rosso e giallo. Il corpo Pè giallo, riflette l’onda di color giallo, ed arresta le altre onde; il corpo Q è rosso, riflette il rosso, e tiene gli altri due raggi colorati della luce. Le punte delle tre treccie indicano i raggi colorati respinti, visibili, ed i piccoli archi dalla parte opposta indicano i raggi colorati assorbiti. Se mescolo ciascun corpo 0, P, Q ho estinzione di luce nel misto m, invece di avere una formazione di essa, come pretendono quelli che non distinguono la differenza che passa tra colóre di corpo e colore di luce, e come sarebbe avvenuto realmente s e 0 P Q, invece di corpi colorati, fossero stali raggi luminosi colorati fa). Infatti, se si fa la somma dei raggi assorbiti, e di quelli che sono riflessi dal miscuglio dei corpi colorati, designando ciascun colore colla sua lettera iniziale, si avrà: 2fl-t-2G-’-2R assorbiti, ed R-v-G-t-fl riflessi; sottraendo si ha fl-»-G-t-fl assorbiti, ossia il rosso, il giallo, il blù assorbiti, o, a meglio dire, distrutti nel miscuglio, e siccome la luce è composta di questi tre raggi luminosi, ne nasce che l’assorbimento della luce è perfetto, che si forma il nero, quando i tre corpi colorati, che si mescolano, sono intensissimi, e non si ha che il grigio quando i tre corpi colorali sono chiari e riflettono molta luce inalterata.
Egli è dal non aver tenuto conto della differenza essenziale che passa tra corpo colorato e raggio colorato, che i fisici, alcune volle, credono dimostrare la formazione della luce col miscuglio di corpi colorati, come vedremo fra breve parlando del disco di Newton, quando questo in realtà non serve che a dimostrare la seconda proposizione sopra enunciata.
Quando, invece di mescolare tre corpi colorati con colori sem (a) Supporre si potrebbe che i corpi 0, P, Q nel loro miscuglio reagiscano chimicamente tra loro in modo da formare un composto chimico di color nero. Nel caso sopradetto ciò non succede. Tuttavia per prova della nostra teoria si potrebbe istituire un’analoga esperienza con tre vetri convenientemente colorati ciascuno in giallo, rosso, blù. Si vedrebbe che la luce, dopo di avere attraversato questi tre vetri, è tutta assorbita, che si ha il nero, se i colori dei vetri sono abbastanza intensi.