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parte prima. 67

e la riunione di questi prismi opera una deviazione della luce analoga a quella che viene prodotta da due prismi opposti, come nelle sottostanti figure presso cui i raggi paralleli p q r si veggono resi convergenti e divergenti, secondo la disposizione dei prismi.

Fig. 10. Fig. 11.

P ’ r p q r

Dopo di essere escila da un prisma la luce non è più bianca come era quella della sua sorgente, ma essa manifesta colori diversi, come vedremo più sotto. La stessa cosa, benchè in grado meno pronunciato, succede con una lente fatta con una sola qualità di vetro. Questo deriva da ciò, che la luce è composta di raggi di diverso colore diversamente rifrangibili. Il prisma ci fa così conoscere la composizione della luce, il che non è dato ad un corpo trasparente a facce parallele, perchè in quest’ultimo i raggi rifratti dalla prima superficie si rifrangono di nuovo, con ordine inverso, nell’escire dalla seconda superficie, distruggendo l’effetto della prima rifrazione.

Prima di procedere allo studio delle lenti, a cui è specialmente destinata l’ottica del fotografo, sarà utile che ci fermiamo ancora a considerare quelle altre proprietà della luce, che hanno maggiormente relazione colle operazioni fotografiche.