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parte prima. 65


Quando la luce passa dall’aria nel vetro cornane il seno, ossia la lunghezza a a, paragonato col seno a’ a’, starà a questo come 3 a 2, ossia come 4,5: 4. Perciò, la rifrazione, come si vede nella fig. 8, stando coi seni in ragione inversa, si dice, che l’indice di rifrazione del vetro, paragonalo con quello deU’aria preso per unità, è 4,5. La seguente tavola dà gli indici di rifrazione di diverse sostanze:

Aria 1
Acqua 1,33
Etere 1,36
Acido acetico 1,35
Alcool 1,36
Balsamo del Canadà 1,55
Vetro (crown) 1,50
Vetro (flint) 1,60
Diamante 2,50.

E per causa della rifrazione che gli oggetti immersi nell’acqua si veggono come se fossero più vicini alla superficie dell’acqua di quello che realmente siano; che un bastone immerso obliquamente nell’acqua sembra piegalo.

La luce non soffre una rifrazione sensibile, quando cade perpendicolarmente sopra una superficie rifrangente, perchè i due seni si annullano; perciò la luce penetra nel mezzo, ossia nel corpo trasparente, e sorte da esso conservando la sua primitiva direzione.

Angolo limite, riflessione totale. — Quando un raggio di luce cammina nell’acqua, nel vetro, ecc., con tale obliquità, che nel sortire formi un angolo di 90 gradi colla normale alla superficie, questo raggio di luce esce parallelo alla superficie stessa, e questo angolo retto, che esso forma, chiamasi angolo limite. Quando il raggio che cammina nel mezzo ha un’obliquità tale da formare alla superficie un angolo di incidenza ancor più grande, esso raggio non sorte dal mezzo per venire nell’aria, ma viene tutto riflesso dalla superficie nell’interno del mezzo, per cui esso acquista una nuova direzione.

Ciò è facile esperimentare con un bicchiere pieno di acqua,