Pagina:Sella - Plico del fotografo.djvu/77


parte prima. 55


Infatti la luce percorre circa 300 mila chilometri in un minuto secondo. Perciò è col mezzo di osservazioni astronomiche che questa velocità venne per la prima volta determinata da Roemer e dal Cassini. Se si confronta il tempo occupato dalla luce nel propagarsi per una data distanza col tempo necessario al farsi di ciascuna ondulazione luminosa (ciascuna ondulazione si trovò essere minore della lunghezza di un millesimo di un millimetro) si vede che la velocità delle ondulazioni delle molecole dell’etere, nel produrre la luce, si può dire essere infinita.

Il signor Foucault ha inventato un apparato con cui misurare la velocità della luce, e venne a confermare ciò che era predetto dalla teoria delle ondulazioni, cioè che la velocità della luce è minore nei mezzi più rifrangenti e maggiore nei mezzi meno rifrangenti. Così p. e. la velocità della luce è maggiore nell’aria che nell’acqua, maggiore nell’acqua che nel vetro, ecc.

Intensità della luce. Prendendo per intensità della luce la quantità ricevuta sopra l’unità di superficie di un corpo illuminato, questa intensità si trova essere in ragione inversa del quadrato della distanza del corpo dall’origine della luce. Ciò viene a dire, che la luce, quando essa si diffonde equabilmente da un punto a tutti i lati decresce nel rapporto che crescono i quadrati della distanza percorsa.

Fig. 2.

Sia o il punto luminoso, b la prima sfera illuminata, c la seconda, d la terza sfera; siano i raggi di queste tre sfere nel rapporto di 1 a 2 a 4. La superficie b essendo=1, la superficie c sarà=4, e quella di d sarà=16 poichè, come insegna la geometria elementare, la superficie delle sfere stanno fra loro come i