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48 note.

dello specchio, benchè l’una e l’altra sia in sua superficie, salvo se fia veduta solo con un occhio; e la ragione è questa: i due occhi che vedano una cosa dopo l’altra come A B che vedono M N. La M non può occupare intieramente N, perchè la base delle linee visuali è si larga che vede il corpo secondo dopo il primo, ma se chiudi un occhio come S, il corpo F occuperà R perchè la linea visuale nasce da un sol punto, e fa base nel primo corpo, onde il secondo di pari grandezza non fia mai veduto».

«Capo 341. Impossibile è che la pittura imitata con somma perfezione di lineamenti, ombre, lume e colore possa parere del medesimo rilievo quale pare esso naturale, se già tal naturale in lunga distanza non è veduto da un sol occhio.

Provasi. Siano gli occhi A B li quali vegghino l’obbietto C col concorso delle linee centrali degli occhi A C e B C, dico che le linee laterali di essa centrale vedono dietro a tal obbietto lo spazio G D e l’occhio A vede tutto lo spazio F D e l’occhio B vede tutto lo spazio G E. Adunque li due occhi vedono di dietro all’obbietto C tutto lo spazio F E, per la qual cosa tutto l’obbietto C resta trasparente, secondo la definizione della trasparenza, dietro la quale niente si nasconde: il che intervenir non può a quello che vede con un sol occhio un obbietto maggior di esso occhio. E per quello che si è detto potiamo concludere il nostro quesito, perchè una cosa dipinta occupa tutto lo spazio che ha dietro a sè, e per nissuna via è possibile veder parte alcuna del campo che la linea sua circonferenziale ha dietro a sè».

È evidente, dietro di queste spiegazioni di Leonardo, che se noi osserviamo contemporaneamente coi due occhi due immagini fotografiche di M N prese dal punto A, e dal punto B, noi potremo vedere lo stesso spazio dietro M, come se osservassimo l’oggetto stesso al naturale. Ciò