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Talbot avendo saputo che Daguerre si serviva dell’iodio per sensibilizzare le sue lamine, sostituì al cloruro di sodio il ioduro di potassio per venire a produrre sulla carta la stessa combinazione di iodio, e di argento che veniva prodotta da Daguerre sulla lamina. Ma il difficile era di trovare una sostanza capace di rilevare l’immagine su carta, imperocchè il mercurio non produce alcun effetto sopra di essa. Questa sostanza venne trovata da Talbot, ed egli venne così a produrre il calotipo come egli lo chiama nella seguente descrizione.

Prendi un foglio della miglior carta da lettere avente una superficie liscia, ed una tessitura fitta ed unita. La marca del fabbricante, the watermark, se vi è, si taglia via affinchè non sfiguri il disegno. Sciogli 100 grani di nitrato di argento cristallizzato in 6 oncie di acqua distillata. Con questa soluzione e col mezzo di una morbida spazzola lava la carta da una parte, e fa sopra di questa un segno, per riconoscerla di nuovo per l’avvenire. Fa cautamente seccare la carta a conveniente distanza dal fuoco, oppure lasciala seccare spontaneamente all’oscuro.

Quando secca, o quasi tale, introducila in una soluzione di ioduro di potassio contenente 500 grani di questo sale sciolto in 1 pinta d’acqua, e lasciala stare per due o tre minuti nella soluzione. Dopo immergi la carta in un vaso di acqua, seccala leggermente con carta bibula e termina di seccarla al fuoco, che non la danneggerà anche tenendovela assai vicino: altrimenti essa si può anche lasciar seccare spontaneamente. Tutto questo è meglio farlo alla sera al lume della candela. La carta così preparata si chiama carta iodurata, perchè essa ha un giallo pallido, ed uniforme rivestimento di ioduro d’argento. Essa è poco sensibile alla luce, tuttavia si deve conservare in un portafoglio sino a che si abbia da adoperare. Essa si può conservare per un tempo qualunque senza che si degradi, o subisca alcun cambiamento, se vien protetta dai raggi del sole. Quando la carta si ha da usare, prendine un foglio e lavalo con un liquido preparato nel modo seguente:

Sciogli 100 grani di nitrato d’argento cristallizzato in 2 oncie d’acqua distillata; aggiungi a questa soluzione un sesto del suo volume di acido acetico concentrato. Distingui questo miscuglio colla lettera A.

Fa una soluzione satura di acido gallico cristallizzato nell’acqua distillata. La quantità sciolta è molto piccola. Questa soluzione chiamala B.

Mescola insieme i liquidi A e B in volumi eguali, ma solamente una piccola quantità di essi alla volta, perchè il miscuglio non si può conservare lungo tempo senza guastarsi, e chiama la mistura gallo-nitrato d’argento. Porta questa soluzione sopra la carta iodurata dalla parte controssegnata, e dopo di averla lasciata sopra di essa per un mezzo minuto immergi la carta nell’acqua, e quindi asciuga dolcemente con carta bibula. Questa operazione richiede particolarmente la totale esclusione della luce del giorno; e quantunque la carta così preparata sia stata trovata capace di conservarsi per due o tre mesi, egli è a proposito di adoperarla entro poche ore, poichè essa all’oscuro viene spesso resa inutile da spontanei cambiamenti.