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procedimenti particolari. 493

Se il disegno, che è di color violetto, non si manifesta sofficienlemenle distinto, conviene ripetere varie volle l’immersione della carta nella tintura di iodio per ottenere l’intensità di tinte che si desidera. Se finalmente il disegno, mentre è ancora amido, viene coperto con uno strato di gomma arabica, il colore rimane più bello seccando.

Secondo il professore Hunt si ottiene un miglior risultato trattando la carta con un miscuglio di

4 dramma di solfato di rame sciolto in

I oncia di acqua distillala, a cui si aggiunge

’/, oncia di una soluzione satura di bicromato di potassa, seccando, e conservando all’oscuro, sino al momento di far la prova. La luce la cambia dapprima in bruno, e forma una prova negativa; ma dopo un prolungamento di azione luminosa si ottiene una positiva gialla su fondo bianco. In ogni caso, tolta dal sole la prova, se si lava con nitrato d’argento si ottiene una bella positiva. Si fissa lavando nell’acqua pura. II signor Bingham fa osservare che, impiegando il solfato di Nichel invece del solfato di rame, si rende la carta più sensibile ed il disegno viene sviluppato in modo più perfetto dal nitrato d’argento.

Questi fatti indussero l’autore di questo trattato a fare alcune esperienze per ottenere delle positive al bicromato di potassa. I risultati che ottenne furono superiori a ciò che sperava. Le prove ottenute essendo da esso state presentale alla regia Accademia delle scienze in Torino, vennero trovate interessantissime, ed il procedimento per ottenerle venne inserito nella Notizia storica della classe di scienze fisiche e matematiche del 4857. — Si fa una soluzione di bicromato di potassa concentratissima, vi si immerge della carta, si fa seccare all’oscuro, si tira una positiva, lavasi nell’acqua sino a che i bianchi appariscano ben puri, poi si porla in una soluzione acquosa di prolosolfato di ferro al 5 per 400, si lava nuovamente nell’acqua e poi si porla in una soluzione di acido gallico. L’immagine si ottiene nera su fondo bianco o quasi tale secondo che si fece bene o male il lavamenlo nell’acqua. Non conviene neppure lavare troppo lungamente nell’acqua perchè allora le tinte